Torna AostaClassica Workshop, quando la musica “colora” la città

Dal 7 al 12 luglio saranno diversi gli appuntamenti con i workshop di AostaClassica che si snoderanno nel capoluogo. Partendo da un paio di punti fermi: i trent’anni che compie la manifestazione, da un lato, e l’idea che la musica classica, oggi più che mai, ha il potere di avvicinare le persone.
La presentazione di AostaClassica Workshop. Da sx: Salomone, tedesco, Giovinazzo e Bertin
Cultura

I workshop di AostaClassica tornano a colorare la città in musica. Dal 7 al 12 luglio, infatti, diversi gli appuntamenti che si snoderanno nel capoluogo, partendo da un paio di assunti: i trent’anni tondi che compie la manifestazione, da un lato, e l’idea che la musica classica, oggi più che mai, ha il potere di avvicinare le persone.

“Il termine ‘classica’ dà l’impressione di qualcosa che allontana – ha detto l’assessore alla Cultura di Aosta Samuele Tedesco –. Invece, in trent’anni, tante persone si sono radunate attorno alle proposte di altissimo livello di questa manifestazione, dove la città intera suona e risuona”.

Un percorso partito da lontano che, dice Tedesco, oggi si mostra più vivido che mai: “Oltre al cartellone musicale, di assoluta eccellenza artistica – ha detto –, in questi trent’anni Aosta si è anche raccontata attraverso tanti artisti di fama mondiale. Ed ora, più di cento giovani animeranno la città grazie anche ad un’offerta didattica di altissimo livello. Una restituzione viva, non un esercizio stilistico”.

Parole che fanno il paio con quelle del presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin, che ha spiegato: “L’iniziativa AostaClassica workshop è più di una proposta musicale, è anche un momento di formazione tra giovani e tra generazioni, fatto nei luoghi e nei posti della città. È un modo per far dialogare le scuole territorio. Una bella iniziativa che rappresenta quell’idea di inclusione alla quale, come Consiglio, teniamo molto. È importante investire nella cultura e nei talenti emergenti e questa iniziativa lo dimostra”.

Qualche dettaglio sulla manifestazione arriva da Marco Giovinazzo, consulente di AostaClassica: “Non nascondo la soddisfazione per questa edizione – ha spiegato –. Quattro anni fa abbiamo iniziato a riprendere in mano l’idea dei workshop e dei e seminari per giovani, con numeri che un po’ risentivano di tanti anni di stop. Ma grazie a tutti, agli sponsor e al Comune, oggi possiamo dire che forse ce l’abbiamo fatta. Volevamo dire qualcosa a livello di jazz anche sul territorio valdostano, e abbiamo superato le cento iscrizioni”.

“Sono tantissime, e ci vuole un grande sforzo organizzativo – ha aggiunto –. È una scommessa che abbiamo vinto. Quest’anno porteremo grandi nomi ma anche la storia del blues. E, essendo i trent’anni di AostaClassica abbiamo voluto formare una big band particolare, con organico anche bandistico. E vorremmo che tutti i musicisti delle nostre bande, giovani e non, partecipassero a questa iniziativa”.

Anche perché l’idea della big band ha avuto un “battesimo” di livello lo scorso anno. E un seguito: “L’anno scorso l’idea di far fare alla big band il concerto in piazza Chanoux con Mario Biondi è stata geniale – ha aggiunto Giovinazzo –. E questa big band è stata talmente apprezzata che Biondi l’ha voluta per fare il suo tour”.

C’è però un altro ritorno che si incasella nella “partita” dei workshop di AostaClassica: “Quest’anno torna protagonista l’Orchestra giovanile italiana, nata nel 1984 – ha detto il direttore artistico dell’Ogi Paolo Salomone –. La cosa importante che ci eravamo prefissati, e che si sta sviluppando, era quella di cercare il coinvolgimento del tessuto aostano valdostano nel fare musica. Perché fare musica significa mettersi in gioco, e quando canto ragazzi dell’Ogi ‘invadono’ Aosta, che è piccolina, seminano”.

Non solo. Salomone – chiudendo un po’ il “cerchio” – ha spiegato: “Ci saranno una serie di concerti di musica da camera, di musica classica. Ma non spaventiamoci. È quella che arriva fino a noi, è facile da ascoltare in realtà. Fa parte del nostro mondo di intendere la vita. E ciò che si chiamava ‘musica classica’ resta nel titolo ma non spaventa più. Oggi ci ritroviamo per ascoltarla e questo è l’invito che faccio al pubblico”.

Il programma

Lunedì 7 luglio

  • Ore 18 – Spazio Plus
    Vertova, Faltz, Franceschetti
    (CFM di Torino)
  • Ore 21 – Spazio Plus
    Jazz Pilgrim
    (Conservatorio di Brescia – vincitori premio Aosta Classica 2024)

Martedì 8 luglio

  • Ore 18 – Museo archeologico regionale
    Crème “Populer”
    (CFM di Torino)
  • Ore 19 – Gazebo Giardini Lussu
    Chiara Ariagno Quartet
    (Conservatorio di Torino)
  • Ore 21 – Museo archeologico regionale
    Enzo Zirilli “Zirobop”
    (10th anniversary tour)

Mercoledì 9 luglio

  • Ore 18 – Museo archeologico regionale
    Speedball
    (Conservatorio di Torino)
  • Ore 19 – Gazebo Giardini Lussu
    Les Très Jolie
    (Conservatorio di Alessandria)

Giovedì 10 luglio

  • Ore 18 – Museo archeologico regionale
    Three Steps Quartet
    (Conservatorio di Alessandria)
  • Ore 19 – Gazebo Giardini Lussu
    Pagliero, Fedele, Rosin Trio
    (Conservatorio di Alessandria)

Venerdì 11 luglio

  • Ore 18 – Museo archeologico regionale
    Combo Aosta Classica Workshop
  • Ore 19 – Gazebo Giardini Lussu
    Road to Boswell Sisters
    (della Sfum)
  • Ore 21 – Spazio Plus
    Docenti Aosta Classica Workshop

Sabato 12 luglio

  • Ore 18 – Museo archeologico regionale
    Combo Aosta Classica Workshop
  • Ore 21 – Piazza UniVdA
    Alberto Mandarini & Aosta Classica Big Band

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