Bici rubata, ritrovata in poche ore grazie al passaparola sui social

Il racconto della disavventura cha ha coinvolto la mia bicicletta: rubata in pieno centro ad Aosta è stata ritrovata dopo poche ore grazie ad alla mobilitazione di tanti valdostani su Facebook e al senso civico di chi l'ha avvistata e custodita.
Bicicletta elettrica Nathalie
Curiosità

I “miracoli” a volte accadono e i social media, quando usati con intelligenza, sono un potente mezzo di passaparola virtuale. Sono le due considerazioni a cui sono giunta nella serata di ieri, martedì 9 agosto, al termine di una disavventura che si è, per mia grande fortuna, conclusa con un lieto fine.

In pieno giorno mi hanno rubato la bici parcheggiata sotto la redazione di Aostasera in Via Passage du Verger, in centro ad Aosta. Una ebike da donna, non di grande valore economico, per quanto ancora nuova, ma per me indispensabile, diventata di fatto un vero e proprio mezzo di trasporto da quando la mia famiglia ha scelto di rinunciare alla seconda automobile.

Era chiusa con un lucchetto, ma – e qui scatta il mea culpa – non assicurata alla ringhiera dell’entrata condominiale. Troppa fiducia nel prossimo da una parte mia, ammetto, e forse l’idea che sollevare e trasportare in pieno giorno e in centro città una bici che pesa più di 26 chilogrammi fosse un’impresa scoraggiante anche per i ladri più incalliti. Mi sbagliavo: l’hanno presa e trasportata di peso per centinaia di metri senza timore di farsi notare da residenti e turisti che in questi giorni affollano le vie del centro abbandonandola all’interno di un cortile di un condominio non troppo distante. Immagino con l’idea di recuperarla in un secondo momento.

Fin qui non è che un episodio spiacevole, come purtroppo ne accadono tanti ad Aosta. L’insperato e l’inaspettato sono arrivati dopo. Già praticamente rassegnata all’idea di doverne comprare una nuova, ho deciso comunque di scrivere un post sul mio profilo Facebook per avvisare dell’accaduto chiedendo agli amici virtuali di condividerlo nella speranza che qualcuno potesse avesse visto o notato qualcosa.

Ho raccolto da subito una grande solidarietà e vicinanza, è scattata in pochi minuti una vera propria gara alla condivisione con oltre 90 persone che hanno deciso di ripubblicare il post e di farlo girare tra conoscenti e amici. Risultato? Il passaparola sui social ha funzionato raggiungendo in poco tempo centinaia di persone su Aosta, anche a me sconosciute e in poche ore la mia bici è stata ritrovata.

E qui sono doverosi due ringraziamenti speciali: a Mimmo Avati, mio contatto su Facebook, che mi ha avvisato su messenger e a Leonardo Lèon che l’ha avvistata nel suo cortile, si è preoccupato di verificare che fosse la mia, l’ha sorvegliata e custodita fino al mio arrivo. Lui scrive di aver fatto solo il suo dovere da cittadino, io penso invece che l’attenzione e la cura che ci ha messo non siano da tutti.

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