Viene definito “deludente” dai sindacati l’esito del concorso pubblico per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di 83 collaboratori professionali sanitari – infermieri, con riserva del 50% dei posti ai candidati già in servizio con contratto di somministrazione.
In 66 hanno superato la selezione, numeri che fanno dire a Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che non si “riuscirà a colmare il fabbisogno di personale infermieristico presso l’azienda Usl”. Per questo i sindacati si chiedono, “relativamente alla recrudescenza della pandemia in atto, quali soluzioni l’Azienda Usl intenda mettere in atto per sopperire alle urgenti carenze di organici. In particolare le organizzazioni sindacali ritengono sia stata una scelta sconveniente la non stabilizzazione dei lavoratori che da anni già prestano il loro pregevole servizio con il rischio di fuga degli stessi presso altre realtà più “ospitali”.
La richiesta è, quindi, di attivare “urgentemente la mobilità interregionale e che si organizzi al più presto, così come comunicato nei giorni scorsi dalla Direzione Aziendale, un nuovo concorso pubblico, che sicuramente non garantirà comunque la piena copertura di personale utile e prezioso nel breve e medio periodo a ridosso di una eventuale nuova emergenza covid-19. L’obiettivo non raggiunto inevitabilmente si ripercuoterà su tutti i servizi sanitari territoriali e ospedalieri, creando ancor più disagi alla comunità valdostana. L’ennesimo segnale di inefficienza organizzativa e scarsa considerazione delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica definiti “eroi” durante il lockdown.”
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Se, dopo 18 anni di lavoro presso l’ospedale Parini e 61 anni di età, io mi devo ancora stressare a fare prova di francese, prova scritta, prática ed orale sui temi di infermieristica, prova di inglese e di informatica; per poi essere pagata come un OSS, credo proprio che farò la badante. Questo vuol dire che in 18 anni io non sono in grado di fare l’infermiera in questo ospedale.