L'”abbraccio” tra Adava e Cva, sconti in bolletta per gli albergatori valdostani

Siglata oggi la convenzione, Cva taglierà il 15% circa delle tariffe agli associati Adava. Lo scopo, da un lato, di fornire energia a km 0 e conveniente alle strutture ricettive, dall'altro ampliare la propria offerta, con uno sguardo fuori Valle.
Il Presidente Adava Filippo Gérard e quello di Cva Trading Enrico De Girolamo
Economia

“Adava ha un legame molto stretto con il suo territorio, esattamente come Cva, la più importante azienda valdostana e che non ha mai dimenticato la sua regione”.

Così Filippo Gérard, Presidente dell’Associazione degli Albergatori valdostani, introduce l’accordo siglato assieme alla Compagnia valdostana delle acque.

Accordo, per la precisione una convenzione, che vede Cva Trading offrire agli associati Adava una “tariffa competitiva per la fornitura di energia elettrica” per le strutture ricettive che si attesta su uno sconto del 15% circa di risparmio in bolletta.

“È un accordo che per noi rappresenta un cambio epocale – spiega Gérard -, perché non è una semplice convenzione ‘scontistica’, soprattutto in un momento di grandi cambiamenti climatici. Essere oggi ambasciatori dell’ecosostenibilità, che ci rende tali anche quando accendiamo una lampadina e sappiamo che l’energia che usiamo è ‘responsabile’ e prodotta con le acque dei nostri fiumi”.

Obiettivo: fare “sistema” e trovare nuovi clienti

La “ratio” della convenzione la spiega Enrico De Girolamo, Presidente e Amministratore delegato di Cva Trading: “Questa è un’occasione con la quale si dà concretezza al concetto difare sistema’ tra due realtà imprenditoriali leader in Valle d’Aosta. È una vera e propria partnership in cui mettiamo assieme chi ha grande competenza nella ricettività e l’unica azienda che produce energia green e pulita, e che oggi mette assieme strutture alberghiere e produttori di energia a km 0”.

La domanda implicita è una: bene, sicuramente, la convenzione per gli albergatori, ma cosa frutta a Cva questo sconto sulle tariffe?

La risposta arriva a stretto giro: “Cva sta ridefinendo suo piano industriale – spiega ancora De Girolamo -, e non cerchiamo ‘clienti retail’ attraverso un prezzo ribassato ma una clientela che paghi il giusto a fronte della fornitura di energia rinnovabile, cercando anche nuovi clienti, ovvero i turisti che vengono in Valle”.

Idea di attrarre clienti fuori Regione che rappresenta la “via nuova” dell’Azienda: “Cva ha una clientela pressoché completamente in Valle d’Aosta, all’esterno lavoriamo con grandi gruppi bancari e di distribuzione. Vogliamo però ridefinire il nostro pacchetto clienti’, con l’esigenza di ampliare il ‘panel’ anche fuori dalla Valle”.

Gérard si aggancia al discorso: “Abbiamo un 40% circa dei nostri associati (che sono 738, ndr.) che non sono ancora clienti Cva, e lo scopo è anche quello di avvicinarli e creare per tutti un margine di crescita. L’idea è quella di far partire una serie di attività che promuovano l’aspetto ‘green’ e l’utilizzo di energia locale e pulita. Questo di Cva è un investimento grande e una grande opportunità: non ci riempiamo la bocca di ecologia ma la usiamo all’interno dei nostri alberghi”.

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