Filippo Gérard, Presidente dell’Adava, è molto soddisfatto della stagione in corso. Incentivi per gli investimenti e stop all’Imu sulle strutture alberghiere sono le richieste al nuovo Governo che verrà eletto a settembre: "Altri settori non pagano l’Imu sui capannoni e non essendo i nostri alberghi beni di lusso, riteniamo che sia necessario eliminare questo costo su un bene strumentale".
L’associazione degli albergatori ha condotto un sondaggio tra gli associati, cui hanno risposto poco più di 230 strutture. Gérard: “non è sufficiente indicare come capro espiatorio il solo reddito di cittadinanza”.
L'ipotesi, ha spiegato il Presidente degli albergatori valdostani "decreterebbe la fine prematura della stagione invernale". Per questo servono "nuovi parametri per il passaggio da un colore ad un altro", ma non solo: "Dobbiamo in sostanza smettere di rincorrere il virus negli asintomatici".
A dirlo il Presidente Adava Filippo Gérard. L'agevolazione, al momento, è infatti destinata ai soli privati. Il tentativo è quello di coinvolgere i parlamentari valdostani per sostenere gli emendamenti al decreto nella fase di conversione in legge.
"Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia". il Presidente Adava Filippo Gérard: "Si è perso il buon senso".
A spiegarlo Daniele Pieiller, titolare di "Alpe Rebelle", a Bionaz: "Chi è più fortunato si sta mangiando i risparmi, gli altri si stanno indebitando. I ristori corrispondono ad oggi al 5% del volume d’affari perso dalle attività. Se fossero onesti ci direbbero che non c’è nessun impegno da parte dello Stato".
A spiegarlo Filippo Gérard, Presidente dell'Adava: "Mi auguro che in primavera si ritorni alla normalità, e poi ci sarà grandissima ripresa com’è avvenuto in estate, e con l’arrivo dei vaccini sono ottimista. La difficoltà è capire come ci arriveremo a questa ripresa".
"Non chiediamo altro che poter lavorare e aprire in sicurezza con protocolli seri da rispettare". Il grido di allarme arriva dalla Valle del Cervino, che durante la stagione invernale vive di turismo.
Senza certezze su cosa accadrà il 7 gennaio, a Courmayeur e La Thuile difficilmente le strutture riapriranno senza impianti di risalita e possibilità di muoversi tra le regioni.
A dirlo il presidente Adava Gérard. La preoccupazione è per l'inverno alle porte: "la chiusura dei ristoranti alle ore 18 e le limitazioni agli spostamenti condannano molte nostre strutture ricettive ad una chiusura forzata alla vigilia della stagione turistica più importante, già fortemente compromessa in partenza".
Gli elvetici riapriranno le frontiere con l'Italia il 15 giugno e vietano il turismo commerciale tra i due paesi. Nella vallata del Gran San Bernardo regna l'incertezza.
In discussione alla Commissione Bilancio della Camera c'è anche l'estensione dell’ecobonus per gli interventi di efficientamento energetico a soggetti diversi da condomini e persone fisiche. Gérard: "L'opportunità di mettere in atto un piano di ristrutturazione energetica".
In pochi riapriranno subito il 3 giugno: si aspetta di capire come saranno gli spostamenti tra regioni, soprattutto quelle limitrofe. Intanto, iniziano ad arrivare le prime prenotazioni per luglio.
Filippo Gérard, il giorno dopo l'annuncio del "decreto Rilancio" del Governo Conte è critico su alcune misure del provvedimento, mentre concede su altre. Nel mirino, però, c'è la Regione: "È totalmente assente, non sta dando nessun tipo di risposta".
A scriverlo è il Presidente Adava Filippo Gérard, forte del sondaggio che dà 430 associati pronti a riaprire le porte delle loro attività. "Ad oggi - spiega - abbiamo assistito soltanto a messaggi di chiusura e di annullamento di manifestazioni".
Cinque le richieste che l'Adava rivolge all’amministrazione regionale. Il Presidente Gérard: "Proposte che riteniamo essenziali per la sopravvivenza dell’intero sistema turistico regionale in questo momento di estrema difficoltà".