Agricoltura di montagna, Università e Regione avviano una ricerca su lavoro, sfide e prospettive

Parte una ricerca dell’Università della Valle d’Aosta sul lavoro agricolo in montagna. Obiettivo: raccogliere dati e sviluppare strumenti utili alla programmazione 2028-2034.
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Economia

Comprendere meglio il lavoro agricolo in montagna, le sue motivazioni, difficoltà e opportunità. È questo l’obiettivo della ricerca che sarà avviata dall’Università della Valle d’Aosta in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura, grazie a una convenzione quadro approvata oggi, venerdì 22 marzo, dalla Giunta regionale.

“Per la prima volta i settori agricolo e selvicolturale si interfacciano con l’Università per applicare le competenze del mondo universitario valdostano alla realtà agricola della nostra regione – spiega l’assessore Marco Carrel –. Sarà un percorso condiviso con le associazioni di settore e con i portatori di interesse locali, che ci doterà di strumenti nuovi per affrontare con maggiore efficacia i problemi che preoccupano il mondo agricolo valdostano”.

Il progetto sarà affidato al Centro Green (Groupe de Recherche en Education à l’Environnement et à la Nature) dell’ateneo valdostano e si concentrerà sulla raccolta e l’analisi di dati qualitativi, sul monitoraggio delle attività già avviate sul territorio e sullo sviluppo sperimentale di strumenti e processi di valutazione.

La ricerca sarà utile anche per l’aggiornamento dei documenti programmatici della Politica agricola comune (Pac) e per preparare le basi della futura programmazione 2028-2034.

“La firma della convenzione rappresenta un momento di grande soddisfazione per l’Università – aggiunge la rettrice Manuela Ceretta –. Il settore agricolo e forestale è centrale non solo come risorsa economica, ma anche come patrimonio sociale e culturale. Si tratta di un progetto congiunto che, da oggi al 2028, coinvolgerà istituzioni pubbliche e attori del settore in un percorso partecipativo orientato al futuro”.

Nell’ambito della convenzione quadro approvata oggi, le strutture organizzative dell’Assessorato all’Agricoltura potranno attivare singoli progetti specifici che saranno formalizzati attraverso accordi attuativi.

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