Airbnb, 1.382 alloggi in affitto in Valle. Una realtà che preoccupa anche la Francia e la Svizzera

Il tema è stato al centro di un incontro tenutosi lunedì 17 ottobre a Courmayeur fra le associazioni di albergatori di Savoia e Alta-Savoia, Svizzera Romanda e Valle d’Aosta.
Incontro Adava con albergatori svizzeri e francesi
Economia

Rilanciare il turismo itinerante estivo. E' l'obiettivo con cui le associazioni di albergatori di Savoia e Alta-Savoia, Svizzera Romanda e Valle d’Aosta potrebbero iniziare a lavorare insieme dando vita ad un progetto transfrontaliero. La proposta, emersa durante un incontro tenutosi lunedì 17 ottobre a Courmayeur, è di creare dei circuiti per far conoscere e visitare le valli da automobilisti, motociclisti e da autobus con viaggi organizzati: una sorta di tour per ‘turisti senza frontiere’.

La riunione, diventata un appuntamento fisso che si ripete più volte l'anno, è stata anche l'occasione per parlare di tassa di soggiorno, licenze per la somministrazione di bevande, regolamentazione di Booking.com e soprattutto di abusivismo.

Su quest'ultimo tema si è spesa negli ultimi temi l'Adava. "Anche nella nostra regione il fenomeno degli affitti turistici praticati da soggetti che sfuggono ai normali obblighi e adempimenti previsti dalla legge sta assumendo una dimensione preoccupante – ha spiegato il Presidente Filippo Gérard – Grazie ad un’indagine effettuata da Federalberghi nazionale siamo riusciti ad avere dati più concreti rispetto a questa realtà. Nella nostra regione, gli alloggi messi in vendita su Airbnb nel 2015 erano 1.073, mentre nel 2016 sono saliti a 1.382. Si tratta di un vero e proprio business legato all’accoglienza e non di un’attività occasionale o di un’esperienza di ‘sharing economy’".

Problema che tocca anche la Francia e la Svizzera. "La nostra Associazione sta facendo un lavoro importante per arrivare ad avere una regolamentazione – ha spiegato il presidente dell’UMICH Savoia e Alta-Savoia Roger Machet – in particolare chiedendo di applicare la tassa di soggiorno anche a chi affitta gli alloggi secondo quelle modalità. Alcuni propongono di negoziare con Airbnb un forfait per la tassa di soggiorno: secondo noi è sufficiente che gli appartamenti in vendita sui portali rispettino le stesse regole cui siamo soggetti noi imprenditori dell’ospitalità". Mentre il presidente dell’Hôtellerie Suisse Romande Philippe Thune ha ricordato come "Nel 2016, da noi si contano più di duemila abusivi: sono veri e propri clandestini, nessuno di loro paga la tassa di soggiorno, né le imposte fiscali per questo motivo stiamo chiedendo di farli uscire allo scoperto e di istituire un registro in cui chiunque decida di offrire ospitalità lo possa fare, ma in piena trasparenza e nel rispetto della legge".

Ad organizzare l'incontro è stata l’Adava che ha portato gli ospiti sulla nuova funivia del Monte Bianco. Dopo la salita con Skyway alla terrazza panoramica, ai quasi 3.500 metri di Punta Helbronner, la visita al nuovo rifugio Torino e alle diverse strutture, i rappresentanti si sono ritrovati nella sala della Cave du Vin Blanc nella stazione intermedia del Pavillon. Dopo questo incontro le tre associazioni torneranno a vedersi nel mese di aprile in Alta-Savoia, in Val d'Isère

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