Alla Cogne Acciai Speciali 8 milioni di euro per la produzione di idrogeno

Il finanziamento Pnrr verrà destinato all’installazione di un impianto di produzione alimentato da energia elettrica sostenibile
Lumachina verde Cogne Acciai Speciali
Economia

La Cogne Acciai Speciali punta tutto sull’idrogeno rinnovabile grazie al progetto “Green Hyodrogen in Cogne”. Coperta da 8 milioni di euro derivanti dalla missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del Pnrr, dal punto di vista tecnico l’iniziativa prevede l’installazione di un impianto di produzione alimentato da energia elettrica sostenibile.

“Il sistema sfrutterà il processo di elettrolisi che prevede la generazione di idrogeno a partire dall’acqua – spiega Vincenzo Morreale, energy and decarbonization manager della CAS -. Tale energia verrà generata da una centrale idroelettrica localizzata sulla Dora Baltea e da un impianto fotovoltaico a tetto, tutti e due di nuova realizzazione”.

Tra i requisiti del bando Pnrr in seno al quale è stato presentato il progetto figurava la riqualificazione di un’area industriale dismessa. I 95 punti conquistati hanno permesso alla Cogne Acciai Speciali di collocarsi prima in graduatoria superando “H2Way2Zero” della Compagnia Valdostana delle Acque.

“Il bando e la relativa somma assegnata al progetto andranno a coprire al 100% i costi previsti in fase di presentazione – prosegue ancora Morreale -. La deadline per il completamento della struttura, fissata dal bando stesso, è per il mese di giugno del 2026”.

Ma CAS non è nuova alla promozione della sostenibilità dei propri processi produttivi, uno dei pilastri della strategia aziendale che ne guida in modo importante la definizione del proprio piano strategico di investimenti.

“Questo percorso virtuoso è in essere da diversi anni e ci ha portati alla realizzazione di una serie di iniziative volte all’efficientamento dei consumi e all’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili – conclude Morreale, precisando che attualmente circa il 30% del fabbisogno energetico dello stabilimento proviene da energia green e palesando l’obiettivo di incrementare tale quota nei prossimi tre anni -. L’utilizzo dell’idrogeno in ambito industriale e in particolar modo nel settore dell’acciaio è attualmente un campo di sperimentazione che evidenzia la nostra vocazione nell’intraprendere strade volte alla riduzione del nostro impatto”.

2 risposte

  1. INFORMARSI
    L’antitesi dell’efficienza energetica: scomporre la molecola dell’acqua H2O in ossigeno e idrogeno richiede uno spreco di energia che sfiora il 70%. In altre parole: consumi 100 di energia elettrica per ricavare l’equivalente di 30 in idrogeno. Il costo è ancora spropositato, rispetto a quello dell’idrogeno “grigio” o “marrone” ricavato da fonti fossili con processi a forti emissioni di CO2.

    Usare direttamente l’elettricità sarebbe il 70% più efficiente.

  2. Sembra una ottima idea purché non si pensi di usare l’idrogeno prodotto anche in ambito automobilistico, ma non credo. Almeno così dice l’articolo.

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