Allarme Coldiretti: “Tagli alla Pac devastanti per la Valle d’Aosta”

A denunciarlo sono Alessia Gontier, presidente di Coldiretti Valle d’Aosta, ed Elio Gasco, direttore regionale, all’indomani dell’incontro tra la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e i vertici nazionali di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, avvenuto a Roma nella sede di Palazzo Rospigliosi.
Agricoltura - Foto di repertorio.
Economia

Il taglio del 20% alla Politica Agricola Comune (PAC) proposto dalla Commissione Europea sarebbe “devastante” per la Valle d’Aosta. A denunciarlo sono Alessia Gontier, presidente di Coldiretti Valle d’Aosta, ed Elio Gasco, direttore regionale, all’indomani dell’incontro tra la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e i vertici nazionali di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, avvenuto a Roma nella sede di Palazzo Rospigliosi.

Nel chiedere lo stop alla proposta, Coldiretti ha consegnato a Metsola un documento contenente le proprie proposte per la PAC post-2027, denunciando la drastica riduzione prevista nel nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2028–2034: il bilancio agricolo europeo passerebbe da 386 a 297,5 miliardi di euro. Una contrazione che — secondo Coldiretti — metterebbe a rischio la competitività delle imprese agricole e la tenuta sociale dei territori rurali.

“Per le nostre aziende, spesso piccole e situate in aree interne e montane — spiega Gontier — una riduzione delle risorse significherebbe compromettere la possibilità di investire in innovazione, sostenibilità e qualità. Serve un’Europa che sostenga chi presidia il territorio e tutela la biodiversità, non che ne limiti le possibilità di crescita”.

Coldiretti evidenzia inoltre come, mentre aumentano i fondi destinati ai settori industriale, digitale e della difesa, si riducano proprio quelli destinati all’agricoltura e alla coesione, le uniche politiche davvero comuni in grado di garantire sviluppo equilibrato, sicurezza alimentare e difesa del territorio.

“È necessario — aggiunge Gasco — che il Parlamento europeo riaffermi la centralità dell’agricoltura nel futuro dell’Unione. Difendere la PAC significa difendere la sovranità alimentare, la sicurezza dei cittadini e il lavoro di milioni di imprese agricole. L’Europa deve scegliere se restare produttiva e autonoma o dipendere da importazioni a basso costo e standard inferiori”.

Nel documento presentato a Metsola, Coldiretti ribadisce la necessità di una PAC forte, autonoma e dotata di risorse stabili, in grado di garantire: sostegno diretto agli agricoltori attivi; promozione dell’innovazione e della sostenibilità e tutela della produzione europea attraverso regole di reciprocità negli accordi commerciali.

“La PAC è la spina dorsale dell’agricoltura europea — concludono — e deve restare tale anche per le prossime generazioni. Non possiamo permetterci di perdere le nostre campagne né i nostri agricoltori”.

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