Aosta, pronta la modulistica per l’ampliamento temporaneo dei dehors

Sul sito del Suel Valle d’Aosta è disponibile la modulistica relativa alla procedura semplificata per la presentazione della domanda di ampliamento temporaneo dei dehors
Il centro storico di Aosta
Economia

Sul sito del Suel Valle d’Aosta è disponibile la modulistica relativa alla procedura semplificata per la presentazione della domanda di ampliamento temporaneo dei dehors. Il comune di Aosta ha deliberato nei giorni scorsi gli indirizzi per bar e ristoranti.

I moduli – uno per la comunicazione relativa al centro storico| e l’altro per la zona non pedonale (il terzo presente sul sito è per gli altri comuni valdostani) – sono disponibili online.

Secondo quanto prevede la deliberazione, gli esercizi che effettuano la somministrazione di alimenti e bevande potranno ampliare i dehors esterni all’attività con nuove occupazioni di suolo, sia pubblico che privato. Gli esercizi potranno mantenere il numero dei coperti attuali, sia interno che esterno già autorizzato, recuperando in esterno i posti perduti a causa delle regole sul distanziamento previo assenso dei titolari delle attività limitrofe interessate o dei proprietari delle aree private.

La realizzazione/ampliamento del dehors sarà ammessa previa comunicazione via Pec al Comune di Aosta con allegata copia del consenso scritto del titolare dell’attività economica limitrofa/frontale al cui ingresso e/o vetrine, i manufatti saranno collocati e planimetria o documentazione fotografica indicante gli spazi che si intendono occupare. Il gestore potrà procedere all’ampliamento del dehors, dal giorno successivo a quello della presentazione della comunicazione se l’attività insiste su sedime stradale pedonale, e non prima di 10 giorni dall’invio della comunicazione, nel caso di occupazione su strada non pedonale.

L’ampliamento dello spazio sarà concesso a carattere gratuito. Non sono, poi, dovuti i canoni per l’occupazione di suolo pubblico per i mesi di marzo, aprile e maggio, per tutte le attività commerciali sospese dai DPCM del Governo e che pertanto non hanno potuto esercitare il proprio diritto; eventuali somme già pagate potranno, previa istanza, essere rimborsati. Per le comunicazioni trasmesse prima del 31 luglio 2020 non saranno dovuti i diritti di istruttoria.

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