Autostrade, il Ministero nega l’aumento del pedaggio e le società autostradali ricorrono

Il decreto adottato il 31 dicembre 2015 ha stabilito il blocco delle tariffe. Il ricorso di Rav è stato depositato ieri al Tar, l'altro è atteso a giorni.
Economia

Lo scorso 31 dicembre, con la firma dei decreti interministeriali di determinazione delle tariffe autostradali, gli automobilisti avevano tirato un sospiro di sollievo: i pedaggi, sulle tratte valdostane, non avrebbero subito aumenti.

Altrettanto non hanno però fatto le società autostradali, che non immaginavano di vedersi bloccate le tariffe. Il "Raccordo autostradale valdostano" (competente per il tratto dell'A5 tra Aosta e Courmayeur) e la "Società autostrade valdostane" (che gestisce l'A5 da Quincinetto ad Aosta) sono quindi pronte a dare battaglia contro la decisione dello Stato al Tribunale amministrativo regionale della Valle d'Aosta. 

Il ricorso di Rav, al decreto adottato l'ultimo giorno del 2015 dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, è già stato depositato ieri, martedì 8 marzo, relativamente appunto "all'adeguamento tariffario dovuto alla ricorrente per il 2016". Il deposito di Sav, a quanto si apprende, è atteso a breve. 

Il Presidente di Rav, Stefano Fracasso fa sapere che l'iniziativa è conseguenza del mancato rispetto da parte dello Stato degli accordi sottoscritti e a "tutela del patrimonio sociale". 

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