Bando affitti 2018, dopo la sentenza riaprono le domande

Approvata un'integrazione al bando 2018, che il tribunale di Torino ha giudicato "discriminatorio". Domande da lunedì 13 e fino a giovedì 30 dicembre 2021.
case, palazzi
Economia

Dopo la sentenza del Tribunale di Torino, cui si era rivolta l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, con l’appoggio di Rete Antirazzista della Valle d’Aosta, la Giunta regionale riapre il bando affitti 2018. 

La Giunta regionale, nella seduta di ieri, lunedì 6 dicembre 2021, ha approvato un’integrazione all’allora bando per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione.

Gli interessati al sostegno dovranno presentare apposita domanda all’Ufficio coordinamento e sostegno abitativo, in via Promis n. 2, 11100 Aosta, dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle ore 15, a partire da lunedì 13 e fino a giovedì 30 dicembre 2021, oppure inviarla entro le stesse date mezzo posta raccomandata all’indirizzo: Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali – Ufficio coordinamento e sostegno abitativo – via Promis, 2/A – 11100 Aosta;

I beneficiari saranno inseriti in due fasce di reddito rientranti entro i valori ISEE di seguito indicati: Fascia A fino a 7.500,00 euro e Fascia B fino a 12.000 euro.

Ai richiedenti viene inoltre chiesto di essere residenti nel territorio regionale e, alla data del 21 dicembre 2018, la residenza nell’immobile cui si riferisce la richiesta;  la cittadinanza italiana o di altro Stato appartenente all’Unione europea; per i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea, il permesso di soggiorno in corso di validità o
ricevuta attestante la richiesta di rinnovo.

Ulteriori requisiti richiesti per l’accesso al contributo e le modalità di determinazione degli stessi sono contenuti nel Bando di concorso integrativo, con la relativa modulistica, presso l’Ufficio coordinamento e sostegno abitativo sito in via Promis, 2/A ad Aosta, e sul sito internet della Regione.

Il bando 2018 era stato considerato dal Tribunale di Torino, nell’ordinanza pubblica nel giugno scorso, “discriminatorio”. In particolare il giudice ha bocciato la  limitazione dell’accesso al contributo locazione, laddove si tratti di cittadini extracomunitari, solo a coloro che hanno ottenuto un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo”. Una previsione che, per il magistrato, “preclude l’accesso al contributo proprio alle categorie più bisognose”. Oltre al profilo discriminatorio, tale requisito nemmeno “appare rispondere ad un criterio di ragionevolezza” e il nuovo bando dovrà consentire l’accesso alla richiesta di contributo “anche ai cittadini extracomunitari titolari di uno qualunque dei regolari permessi di soggiorno in Italia”.

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