Segnali di difficoltà emergono dall’analisi di Bankitalia sull’economia valdostana nel primo semestre 2008.
A risentire maggiormente della crisi è il settore industriale dove la domanda e la produzione continuano ad avere segni negativi in quasi tutti i comparti. Il settore metallurgico registra un calo significativo delle esportazioni, "anche per effetto dell'andamento dei prezzi.”
E le previsioni del settore sono di un quadro di perdurante stagnazione.
Anche il comparto dell’edizione registra rallentamenti soprattutto legati ad un calo della domanda nel settore residenziale. Nel terziario, la crisi si fa sentire soprattutto nel commercio al dettaglio.
In questo primo semestre sono aumentati, anche se di poco, gli occupati, soprattutto donne e autonomi e il tasso di disoccupazione è leggermente diminuito.
Il semestre registra inoltre un aumento dei prestiti bancari, “per effetto dell'espansione della componente a breve termine” e un accelerazione dei finanziamenti al comparto produttivo.
A registrare una flessione sono invece i crediti al consumo e i mutui per l'acquisto di abitazioni, anche per effetto di operazioni di cartolarizzazione.
”La qualità del credito, ancora elevata, mostra segnali di deterioramento soprattutto per le famiglie consumatrici.”
Le famiglie valdostane continuano a preferire strumenti finanziari caratterizzati da un elevato grado di liquidità e a minor rischio.