Carenza di autisti, fino all’11% di corse settimanali saltate

In base ai dati forniti dall'Assessore regionale ai trasporti Luigi Bertschy in Consiglio Valle negli ultimi due anni sono saltate 71 corse settimanali nel bacino dell'Alta e Media Valle su un totale di 2408 corse (2,95%) gestite da Arriva Italia e 372 corse settimanali nel bacino della Media Valle su un totale di 3.300 corse (11%) gestite da Svap. Sulla Bassa Valle l'azienda Vita è riuscita a garantire integralmente il servizio. 
Fermata SVAP Piazza Manzetti
Economia

La carenza di autisti in Valle d’Aosta si ripercuote sul servizio di trasporto pubblico locale. Negli ultimi due anni sono saltate “in una settimana standard” 71 corse settimanali nel bacino dell’Alta e Media Valle su un totale di 2408 corse (2,95%) gestite da Arriva Italia e 372 corse settimanali nel bacino della Media Valle su un totale di 3.300 corse (11%) gestite da Svap. Sulla Bassa Valle l’azienda Vita è riuscita a garantire integralmente il servizio. 

Perché c’è carenza di autisti In Vda? Le ipotesi di aziende e sindacati

Le corse saltate hanno riguardano la linea Aosta/Courmayeur (38 corse settimanali), La Salle/Courmayeur (16 corse settimanali), Saint-Vincent (Cillian) Châtillon/Pontey (17 corse settimanali) gestite da Arriva Italia. 

Svap ha dovuto sopprimere invece 168 corse settimanali sull’autolinea 3 e 108 corse settimanali sulla Navetta Verde. 

“Il fatto che manchino autisti – ha evidenziato in Consiglio Valle l’Assessore regionale ai trasporti Luigi Bertschy – non vuol dire tollerare all’infinito il fatto di spegnere il servizio. Le aziende si sono assunte l’impegno di portare avanti un servizio e quindi devono trovare delle soluzioni.” L’Assessore ha, quindi, ricordato l’iniziativa della Vita Accademy, che “dopo un primo esperimento”, è pronta a ripartire con una seconda edizione con due corsi, uno in Valle d’Aosta e uno in Piemonte, “con l’obiettivo di formare fra le 30 e le 40 persone”. 

L’impegno della Regione con la motorizzazione è invece quello di velocizzare le pratiche per “prendere la patente nel più breve tempo possibile”. Il voucher formativo patenti, dopo una prima fase aperta alle “persone fragili”, si aprirà ora anche agli occupati “che vogliono cambiare lavoro”.

Nella replica il capogruppo della Lega Vda Andrea Manfrin ha auspicato “che visto che il controllo lo prevede, le penali alle aziende inadempienti si possano applicare, perché di fronte ad una sanzione magari l’azienda inizia a muoversi in modo differente”. 

Una risposta

  1. Si evidenzia una mancanza totale di conoscenza della professione Autista , da parte dei Politici di turno che ben si comportano in modo ambiguo pur di salvare la propria posizione privilegiata.
    Uno la patente DE Pubblica è costosa ed impegnativa insieme al conseguimento del CQC professionale , due una volta raggiunto l’obiettivo e il lavoro , gli stipendi sono una miseria rapportati alla qualità della vita esasperata da turni con archi di lavoro allucinanti , tre e solo per ultima ma non in fatto di importanza la RESPONSABILITA’ , gli Autisti del servizio pubblico non portano in giro merce, o sabbia, o mattoni, questa Responsabilità non è riconosciuta dal momento che se succede qualche imprevisto stradale la colpa è subito dell’Autista !!! Chiaro che uno pensi a tutto questo e piuttosto si orienti su altre tipologie di lavoro, meno rischiose , più remunerative , e che hanno una qualità della vita migliore .

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