Carta dei diritti universali del lavoro, oltre 10.000 firme raccolte in Valle d’Aosta dalla Cgil

I referendum sui quali la Cassazione si dovrà esprimere riguardano: la cancellazione del lavoro accessorio (voucher), la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti, una nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro.
Economia

Sono state depositate venerdì scorso alla Corte di Cassazione, dalla Cgil nazionale, le firme raccolte per i tre quesiti referendari che accompagnano e sostengono la proposta di legge di iniziativa popolare "Carta dei diritti universali del lavoro".

Tre milioni e trecentomila firme totali al quale la Cgil Valle d’Aosta ha dato il suo contributo, raggiungendo l’obiettivo di oltre diecimila firme sui tre quesiti.

I referendum, sui quali la Corte di Cassazione si dovrà ora esprimere in merito all’ammissibilità, riguardano: la cancellazione del lavoro accessorio (voucher), la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti, una nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al di sopra dei cinque dipendenti.

"Un eccezionale e importante traguardo raggiunto – sottolinea il Segretario Regionale della Cgil, Domenico Falcomatà – non solo a livello nazionale ma anche in Valle d’Aosta, reso possibile dall’impegno volontario dei tanti militanti e delegati della nostra organizzazione. I valdostani hanno dimostrato di essere molto attenti ai temi del lavoro, rispondendo positivamente all’appello della Cgil.”

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