Casinò, nel contenzioso con i Lefebvre la Regione può dire addio a 2 milioni di euro di spese legali

Nel Bilancio 2015 della Gestione straordinaria il ragionier Bo evidenzia la "remota" possibilità di incasso di oltre 2 milioni di euro di spese legali. Somme inserite, quindi, a bilancio in un "fondo svalutazione crediti"
Il casinò di Saint-Vincent
Economia

"Con questa sentenza tiriamo finalmente un respiro di sollievo ed evitiamo di affrontare ulteriori onerose spese legali". Con una buona dose di ottimismo nel 2010 il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, commentava la sentenza della Cassazione che condannava la Regione, attraverso la Gestione straordinaria amministrata dal ragionier Romano Bo, al pagamento di 3,6 milioni a fronte di una richiesta di 300 milioni di euro. Sei anni dopo la querelle è tutt’altro che chiusa ma anzi, continua a trascinarsi nelle aule di tribunale, con il gruppo romano che insiste per il pagamento di altri danni e la Gestione straordinaria che non può fare altro che difendersi.
Per le spese legali dei vari procedimenti nel 2014 il gruppo Lefebvre è stato condannato dalla Corte di Appello di Torino a pagare a Gestione straordinaria, oltre 2 milioni di euro ma ad oggi di questi soldi non si è vista l’ombra.
“La gestione straordinaria ha avviato tutte le iniziative ragionevolmente esperibili per tentare di recuperare le somme spettanti” ricorda il ragionier Bo nella relazione che accompagna il bilancio 2015. Impresa impossibile vista la residenza delle società “in paradisi societari e fiscali”, spiega ancora Bo, che pertanto evidenzia la "remota probabilità di incasso".

I 2,1 milioni di euro sono stati, quindi, dal ragioniere integralmente svalutati e inseriti a bilancio in un fondo svalutazione crediti. Come dire oltre al danno, la beffa. “Si è già dato mandato ad un legale di provare ad immaginare tutto quello che si può recuperare” sottolinea l’Assessore regionale alle Finanze, Ego Perron “Questo gruppo ragiona però con il sistema delle scatole cinesi e quindi diventa un problema”.
La fine della gestione straordinaria, creata per gestire il contenzioso con il gruppo Lefebvre, non sembra ancora arrivata. “In realtà dall’ultima relazione trimestrale del liquidatore, si era diffusa la convinzione che si potesse raggiungere la fine dell’infinito iter contenzioso con le varie società del gruppo Lefebvre ma nuove iniziative, alquanto temerarie, da parte del gruppo stesso continuano a dilazionare la fine della procedura di liquidazione” si legge ancora nella relazione al bilancio 2015. In ballo ci sono ancora quattro sentenze della Corte di Cassazione. “Nel 2003 ne avevano venti” ricorda il ragionier Bo

Nel frattempo alla Gestione straordinaria è arrivata la richiesta nei mesi scorsi dalla Casinò Spa di 200mila euro quale compartecipazione “per le maggiori spese legali sostenute dalla stessa nell’ambito della gestione del contenzioso alimentato dalle società del gruppo Lefebvre”. Soldi che il ragionier Bo, nella sua relazione, ricorda come “in caso di accoglimento della pretesa dovranno essere posti a carico della Regione”. 

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