Se sul Billia sembrano esserci pochi margini di trattativa per salvare i 64 posti di lavoro, inclusi nella procedura 223 di licenziamento collettivo, per il Casinò la speranza dei sindacati è di poter percorrere strade alternative.
Accanto all’uscita accompagnata di una cinquantina di persone, prossime alla pensione (attraverso quota 100, naspi e altro) per un risparmio atteso di 2,5/3 milioni, la proposta portata oggi al tavolo dai sindacati è la riscrittura delle regole contrattuali.
“Stiamo lavorando per trovare soluzioni che cerchino di ridurre l’impatto sociale di questa vicenda” spiega Claudio Alberrtinelili del Savt. L’obiettivo è di salvare l’altra cinquantina di persone a rischio licenziamento.
La proposta dei sindacati è stata accolta dall’azienda che si è impegnata a fornire, entro la prossima settimana, una ipotesi di lavoro.
Come spiegato nei precedenti incontri l’azienda deve risparmiare sul costo del personale 12 milioni circa di euro, di cui 9 sulla Casa da gioco.
I tempi per arrivare ad un accordo sono, comunque, stretti. Si parla di fine gennaio, inizio febbraio. I restanti 30 giorni di proroga concessi dal Tribunale serviranno infatti a completare l’enorme mole di documentazione richiesta dal piano concordatario.
“Qualunque ipotesi andrà in ogni caso approvata dai lavoratori – aggiunge Albertinelli – che convocheremo non appena avremo qualcosa di più concreto”.