Casinò, sulla “controproposta” dei sindacati l’azienda chiede tempo. Domani l’incontro decisivo

Il tavolo di trattativa, questo pomeriggio, tra sigle sindacali e Casa da Gioco ha aperto qualche spiraglio. L'azienda prende tempo per valutare la proposta dei sindacati, domani alle 14.30 un nuovo faccia a faccia.
I tavolo delle trattative tra i sindacati ed il Casinò
Economia

Ieri è stato il giorno della 'controproposta' dei sindacati, sul tavolo la procedura 223 per il licenziamento di 264 dipendenti del Casinò di Saint-Vincent, oggi è stata quella dalla trattativa.

La riunione, al Dipartimento delle Politiche del lavoro di Saint-Christophe, ha messo oggi di fronte le sigle sindacali ed il management della Casa da Gioco, assieme all'amministratore unico Giulio Di Matteo. La controproposta dei sindacati, dopo il 'gran rifiuto' dell'ipotesi di accordo portata dall'azienda era semplice e prevedeva, sulla base dell'accordo del 2015, un ampliamento con misure di riorganizzazione del lavoro e dei contratti e che entro il 31 luglio 2018 impegnava azienda e parti sociali a, si legge nel documento, “arrivare all'armonizzazione dei testi contrattuali esistenti nell'unità produttiva casa da gioco, con gli eventuali adeguamenti necessari, e alla fusione dei fondi di previdenza”.

Incontro che ha mostrato qualche spiraglio di apertura nella contrattazione, il cui esito dovrebbe però diventare chiaro domani, quando i sindacati e la governance del Casinò avranno – alle 14.30 – l'incontro che si auspica risolutivo: “Abbiamo portato uno schema di proposta – commenta la Segretaria Slc Cgil Vilma Gaillard – e l'azienda ha chiesto tempo per valutarla, una risposta comprensibile. Non siamo ancora soddisfatti, abbiamo fatto uno sforzo grandissimo per portare la nostra proposta, ma capiamo che l'azienda debba fare delle valutazioni”

Sulla stessa linea anche Claudio Albertinelli, Savt: “L'azienda ha preso giustamente del tempo per capire le nostre controdeduzioni, speriamo ci sia possibilità che domani la nostra proposta venga accolta”.

Dalla parte politica è l'assessore regionale alle Finanze Albert Chatrian, che gestisce la delega alla Casa da Gioco, a commentare la vicenda, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno visto la Corte dei Conti contestare finanziamenti al Casinò per 140 milioni di euro: “So che oggi i sindacati hanno portato sul tavolo le loro proposte – ha spiegato – e l'unica certezza è che domani si deve trovare una sintesi per garantire i posti di lavoro superando la legge 223 e riparametrare i costi, chiedendo sacrifici a chi guadagna tanto e tantissimo all'interno del Casinò”.

E, sul fatto che ci possano essere dei finanziamenti a rischio dopo l'indagine della Corte dei Conti Chatrian spiega che: “Questo è il è momento della consapevolezza, della serietà, dell'onestà e non delle bugie. L'azienda è in difficoltà ma bisogna metterla in sicurezza con la 'riparamentrazione' del costo personale, senza licenziare nessuno. Chi ha di più deve aiutare l'azienda ad andare avanti e l'azienda deve vivere sulle proprie gambe dando certezze sui costi mettendo in campo azioni di rilancio che si stanno già realizzando, visto che il secondo trimestre 2017 ha già un 'più' rispetto al periodo precedente”.

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