Continuano a fare discutere le dimissioni dei tre funzionari comunali da Aps. Ad intervenire nel dibattito sono con una nota i sindacati che sottolineano come: "I dipendenti in questione non rappresentavano un costo per il Comune visto che agli stessi non era riconosciuta nessuna indennità per tale incarico".
Al contrario, si legge nella nota "il Comune ha sempre introitato il gettone di presenza spettante ai soggetti interessati per le sedute del Consiglio di amministrazione, senza che nulla fosse poi riconsociuto agli stessi, nonostante le responsabilità da loro assunte nel rivestire l’incarico – si legge nella nota – In relazione invece ad eventuali straordinari effettuati dai tre dipendenti sarebbe stato sufficiente invitare l’Aps a convocare i consigli durante il normale orario di lavoro e non oltre lo stesso".
Inoltre i sindacati ricordano come l’eventuale sostituzione con un dirigente avrebbe comportato, così come previsto dal contratto di lavoro che ha recepito la norma di legge "una remunerazione aggiuntiva, quindi un possibile costo in più per l’amministrazione rispetto ad oggi".
Infine le sigle della funzione pubblica di Cgil, Cisl, Savt e Sivder contestano le dichiarazioni del sindaco di Aosta relative ad eventuali provvedimenti disciplinari verso i tre dipendenti ricordando "che nessuna norma comportamentale è stata violata".