Circa 1000 lavoratori delle cooperative sociali scioperano in Valle il 4 aprile

Il contratto nazionale delle cooperative sociali è scaduto da oltre 27 mesi. Le critiche: stipendi bassi per i lavoratori e un sistema di classificazione che non premia adeguatamente la professionalità.
Economia
Basta ad un perverso sistema di appalti pubblici e privati basati sulla logica del massimo ribasso; al mancato riconoscimento della professionalità degli addetti; al rifiuto opposto dalle associazioni della Cooperativa sociale alle richieste economiche presentate dal sindacato”. Sono le motivazioni, contenute in una nota a firma di Marco Lo Vero, Jean-Pierre Guichardaz e Roberta Mercanti, che annunciano l’adesione della segreteria regionale della Funzione Pubblica-Cgil allo sciopero nazionale, indetto da FP-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, dei lavoratori delle cooperative sociali per tutta la giornata di venerdì 4 aprile prossimo.
"Il contratto nazionale delle cooperative sociali è scaduto da oltre 27 mesi – continua la nota – ed i lavoratori delle cooperative sociali continuano ad avere uno stipendio bassissimo nell'ambito degli operatori del settore socio-sanitario assistenziale e un sistema di classificazione che non premia adeguatamente la professionalità".

I lavoratori delle cooperative sociali che operano nei delicati settori dell'assistenza alla persona, dei disabili, dei non autosufficienti, nelle attività socio educative per minori e nell'inserimento lavorativo, sono in Italia circa 250mila. In Valle d’Aosta sono circa 1000. Dal 31 dicembre 2005, data della scadenza del contratto, non è stato riconosciuto nessun aumento contrattuale. Stipendi bassi dunque con i quali i lavoratori devono fare i conti. L’obiettivo della protesta è quello di attuare un reale recupero inflativo dei salari. La richiesta dei sindacati è di 110 euro per il sesto livello per il 2006/7 e di almeno 80 euro per il quarto livello, oltre al recupero economico del biennio precedente.

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