Codacons: “In Valle d’Aosta è allarme sovraindebitamento”

“Il problema del sovraindebitamento delle imprese e dei cittadini sta assumendo dimensioni preoccupanti, tanto più per il fatto che i casi di cui si viene a conoscenza sono la punta di un iceberg dalle dimensioni che tanti, troppi, fingono di non vedere o sapere”,s piega il presidente Codacons VdA Morvino.
Codacons - Foto Facebook
Economia

“Il problema del sovraindebitamento delle imprese e dei cittadini sta assumendo dimensioni preoccupanti, tanto più per il fatto che i casi di cui si viene a conoscenza sono la punta di un iceberg dalle dimensioni che tanti, troppi, fingono di non vedere o sapere”.

A dirlo è Giampiero Marovino, presidente Codacons Valle d’Aosta. La denuncia del coordinamento delle associazioni a difesa dei consumatori – spiega una nota – “è testimoniata dalle persone che si rivolgono allo Sportello, recentemente riattivato in collaborazione con l’organismo di Composizione della crisi, costituito e riconosciuto in Valle d’Aosta nel 2020”.

“Le nuove norme sul sovraindebitamento – precisa Marovino – si rivolgono al consumatore in crisi finanziaria, al piccolo imprenditore o professionista che non può accedere alle procedure concorsuali. La legge definisce sovraindebitamento una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempiere regolarmente”.

Lo stato di sovraindebitamento – prosegue la nota Codacons – consente al debitore, a certe condizioni, di accedere a una delle tre differenti procedure di “composizione delle crisi da sovraindebitamento” per ottenere la ristrutturazione dei propri debiti ossia liberarsi degli stessi potendo così ripartire da zero.

Ma come può una persona ridurre i propri debiti? Marovino spiega: “Con franchezza dico che chi è strozzato dai debiti e non riesce a far fronte al difficile stato di crisi in cui si trova, se un imprenditore è schiacciato dai debiti, deve avere fiducia della Legge 3/2012 aderendo all’azione dell’Organismo (OCC) che permette di analizzare le posizioni da uno staff di esperti per sapere se ci sono i presupposti per attivare una delle procedure previste dalla legge”.

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