Cogne acciai speciali: in funzione la nuova cappa di aspirazione
Un anno di progettazione assieme alla ditta fornitrice, cinque settimane di cantiere, l’avvicendarsi di una quindicina di ditte e 170 operatori, per una spesa di 5 milioni di euro: da una ventina di giorni, nello stabilimento della Cogne acciai speciali, è in funzione la nuova cappa che sovrasta il forno Aod: “Questo è il cuore pulsante dell’acciaieria – spiega in breve il direttore della manutenzione e investimenti dell’azienda, l’ingegnere Matteo Diani – in pratica è un pentolone in cui viene insufflato nel materiale fuso ossigeno e argon, per dare al prodotto finale le caratteristiche desiderate dal cliente”.
La nuova cappa misura 500 metri quadrati, portando quindi una capacità maggiore rispetto a quella precedente di 123 metri quadri, “che era comunque a norma”, puntualizza l’ingegnere. “Si tratta di una struttura più bassa e molto più larga della precedente – continua Claudia Sacchetto, responsabile ambiente – concepita per evitare ancora di più la possibilità di fughe dei fumi di produzione e dare più tempo per aspirare all’impianto di abbattimento collegato”. Alla tubatura che convoglia verso il vicino centro di abbattimento si unisce anche quella del forno Uhp. La nuova installazione permette un’ottimizzazione complessiva dell’aspirazione, del 10 per cento.
Attorno al forno Uhp sono finiti inoltre i lavori per la costruzione della “dog house”, “una cabina fonoassorbente” costruita in pannelli e materiale edile che permettono di tagliare le frequenze sonore indesiderate date dalla produzione. Questo, in parole povere, dovrebbe diminuire di qualche decibel i rumori percepiti all’esterno dell’impianto, specialmente nella zona bassa di Charvensod.
L’investimento per la dog house è stato di 3,5 milioni di euro, di cui soltanto 1,7 per la struttura. “Il resto – spiega Diani – è stato speso per modificare impianti che non erano a fine vita, ma che non erano dimensionati per supportare la nuova costruzione”: si parla del carroponte, dei bracci porta elettrodi e della lancia di insufflazione dell’ossigeno. La messa a punto di quest’ultimo cantiere avverrà entro il 30 settembre: “In questa fase – spiega ancora l’ingegnere – gli operai si stanno formando per lavorare sul forno tramite le telecamere installate nella nuova struttura, perché non è più possibile seguirne il funzionamento ad occhio come prima”.