Ripagare i danni diretti dovuti all’invenduto, sostenere gli investimenti delle aziende agricole, erogare una tantum contributi a fondo perduto come misura di indennizzo. Sono queste, in estrema sintesi, i sostanziali aiuti per il mondo agricolo che Coldiretti Valle d’Aosta, nell’ambito dell’audizione in seconda commissione del 28 aprile scorso, ha chiesto di inserire nel terzo provvedimento regionale in elaborazione per superare l’emergenza Coronavirus.
“Nonostante il settore agricolo abbia, per forza di cose, continuato ad operare anche in Valle d’Aosta – hanno spiegato Alessio Nicoletta e Elio Gasco rispettivamente Presidente e Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta – ciò non significa che non stia facendo i conti con pesanti criticità legate alla mancata vendita dei prodotti agricoli; criticità che temiamo che possano anche aggravarsi nel prossimo futuro”.
Da qui la necessità di ricevere aiuti mediante la costituzione di tre diversi fondi.
Il primo fondo, con una dotazione di 1,5 milioni di euro, è legato alla necessità di indennizzare l’invenduto, che per alcune aziende agricole si è trasformato in uno scarto da mandare alla distruzione, e di reintegrare il mancato reddito provocato dal fermo dell’attività.
Coldiretti ha poi chiesto la costituzione di un fondo investimenti di 3,5 milioni di euro per aiutare le aziende agricole valdostane ad adeguare le loro strutture e, più in generale, l’organizzazione del loro lavoro ai diversi cambiamenti imposti dalla pandemia. Tra questi rientrano, solo per fare degli esempi, la digitalizzazione delle imprese, l’adeguamento delle strutture di vendita e degli agriturismi per il rispetto delle normative di distanziamento sociale, l’adattamento delle strutture di stoccaggio della merce, l’acquisto di attrezzature e mezzi per il potenziamento delle consegne a domicilio.
Coldiretti Valle d’Aosta ha chiesto poi la creazione di un fondo di indennizzo trasversale di 8 milioni di euro attraverso cui prevedere un sostegno a fondo perduto per gli agricoltori valdostani a partire dalla superficie coltivata e riparametrati in base al fatturato e al numero dei dipendenti delle singole aziende.
Accanto agli aiuti di tipo economico Coldiretti Valle d’Aosta ha proposto anche il completo rifinanziamento delle misure già pronte per il settore zootecnico, la realizzazione di azioni di sburocratizzazione e snellimento delle pratiche e la promozione da parte della Regione dei prodotti tipici valdostani mediante la creazione di un marchio ombrello.
I rappresentanti della Federazione che in Valle d’Aosta conta oltre 3mila soci hanno poi incontrato nelle giornata di ieri, martedì 5 maggio, congiuntamente con il presidente di Arev Dino Planaz ed il suo Direttore Edy Henriet, l’Assessore all’Agricoltura Renzo Testolin a cui hanno illustrato le richieste di aiuto chiedendo un importante coinvolgimento dell’assessorato e dell’ente pagatore Area nella messa a disposizione dei dati necessari per il riparto corretto degli eventuali fondi messi a disposizione dal governo regionale.
“Ringraziamo i membri della seconda commissione che ci hanno ascoltato così come l’Assessore e la sua struttura che ci hanno assicurato di voler seguire il settore per aiutare le aziende agricole a muoversi nel modo più corretto in questa difficile e al contempo delicata fase che inciderà fortemente sul futuro dell’agricoltura valdostana” commentano infine Alessio Nicoletta e Elio Gasco.