Coldiretti VdA torna a tuonare contro il tagli alla Pac: “Impatto devastante sulle tasche dei cittadini”

Il dato è emerso dall'assemblea nazionale, cui ha preso parte una fitta delegazione valdostana: "Non possiamo accettare che risorse vengano sottratte all’agricoltura e alla qualità del cibo per destinarle al riarmo", dicono la presidente ed il direttore di Coldiretti VdA Gontier e Gasco.
L'assemblea nazionale Coldiretti
Economia

“Saranno oltre 770mila le aziende agricole italiane colpite dal taglio della Politica agricola comune 2028/34 con il passaggio al Fondo unico tra politiche agricole e di coesione. Ecco su chi pesa la scelta della presidente von der Leyen che genererà una perdita secca per le migliaia di imprese che ricevono sostegno, compresi gli investimenti, attraverso la Pac”.

Il dato è emerso dall’assemblea nazionale di Coldiretti che – non è certo una novità, anzi –, critica profondamente le decisioni della Commissione europea. Anzi: “La misura avrà effetti potenzialmente disastrosi sulla produzione di cibo, la sicurezza alimentare e la spinta verso l’innovazione e la sostenibilità che in questi anni ha reso l’agricoltura italiana leader in Europa”, dice ancora la Confederazione.

Presenti all’assemblea anche la presidente di Coldiretti Valle d’Aosta Alessia Gontier, il direttore Elio Gasco, il vicepresidente regionale Fabrizio Chenal, il presidente Federpensionati regionale Fulvio Borbey, il consigliere regionale Coldiretti Marino Denarier e diversi altri responsabili regionali dell’Organizzazione.

Stando alla Confederazione, “il disegno della presidente della Commissione Ue di diluire le risorse dell’agricoltura in un unico contenitore dove sarà più facile non far capire quali tagli verranno fatti, ad esempio, per coprire le spese per il riarmo, farà sentire inevitabilmente i suoi effetti sulle aziende che dalla Pac ricevono sostegno anche per garantire sviluppo rurale, tutela dell’ambiente, produzione di energia pulita e presidio delle aree interne”.

O, per meglio dire, “meno agricoltura in Europa e in Italia significa aumentare le importazioni dall’estero, ed esporre i prezzi del cibo alle fluttuazioni dei mercati, con un impatto devastante sulle tasche dei cittadini”.

Parole che riecheggiano dalla delegazione valdostana: “La nostra mobilitazione continuerà per fermare questa deriva, perché non possiamo accettare che risorse vengano sottratte all’agricoltura e alla qualità del cibo per destinarle al riarmo, mettendo a rischio anche la salute dei cittadini – sottolineano Gontier e Gasco –. Ci opponiamo a chi vuole marginalizzare l’agricoltura. E i numeri sono evidenti: il taglio del 20 per cento della Pac 2028-2034, riduce il peso dell’agricoltura al 14 per cento del bilancio Ue, contro il 30-35 per cento del passato. Tutto questo rappresenta un colpo durissimo per un settore che garantisce salute ai cittadini attraverso il cibo sano. E tutto questo mentre il 70 per cento degli europei, secondo l’Eurobarometro, riconosce alla Pac il merito di garantire prodotti alimentari sicuri e di qualità. Noi chiediamo di tornare ad avere rispetto del Parlamento europeo e regole condivise, per un’Europa democratica e libera, davvero”.

Non solo: “È un colpo mortale per un settore che nella nostra Regione, se confermato darà origine alla tempesta perfetta – concludono Gontier e Gasco –. Noi non ci rassegniamo: la nostra mobilitazione sarà permanente, per difendere l’agricoltura di montagna dai tecnocrati che vogliono spegnerla. A essere sacrificata non è solo una voce di bilancio, ma un intero modello di sviluppo che ha garantito ovunque sicurezza ambientale, alimentare e difesa contro il dissesto idrogeologico. Coldiretti sarà argine e voce libera, nei due anni che abbiamo davanti, per difendere il futuro del nostro agroalimentare e il diritto dei cittadini a un cibo vero, sano e italiano”.

La delegazione valdostana di Coldiretti
La delegazione valdostana di Coldiretti

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