“Se c’è un regolamento, questo deve essere uguale per tutti e non può dipendere dalla discrezionalità dei funzionari”. Giuseppe Sagaria, presidente dell’Ascom Confcommercio spiega cosi la scelta dell’Associazione di ricorrere al Tar di Aosta chiedendo l’annullamento del nuovo regolamento sui dehors, approvato il 20 novembre scorso dal Consiglio comunale di Aosta, dopo una lunga fase di discussione in Commissione.
“Non riteniamo congruo questo regolamento” spiega Sagaria ricordando come in fase di predisposizione del testo l’associazione avesse presentato degli emendamenti non accolti dal Comune.
L’Ascom in particolare contesta l’articolo 8 che regola gli indicatori e i parametri per la realizzazione del déhor. “E’ il famoso discorso sul frontespizio – sottolinea Sagaria – che oggi dipende dal giudizio dei funzionari. Sono loro a decidere se uno può allargarsi o meno. A nostro giudizio invece, se esiste il consenso dei vicini, l’autorizzazione va concessa”.
Aspettando di conoscere la decisione del Tar, l’Ascom ha comunque consigliato ai propri iscritti di continuare a presentare richiesta di autorizzazione per i dehors. “I tempi sono maturi – sottolinea Sagaria – alcuni esercizi del centro storico iniziano già il 1° aprile a esporre la struttura provvisoria e quindi non vogliamo rischiare di sforare con i tempi di legge”.
Si dice deluso e incredulo dell’iniziativa dell’associazione dei commercianti l’Assessore all’edilizia di Aosta, Stefano Borrello. “Le modifiche fatte – sottolinea l’Assessore – vanno incontro ai commercianti, cercando di tutelarli, e rispettando le normative nazionali e il codice civile, per evitare casi come quelli delle cronache di oggi di Torino in cui sono scattate delle denunce per abuso edilizio”.
L’articolo 8 contestato non è stato modificato rispetto al vecchio regolamento. “Se poi il Tar dovesse annullare il regolamento – spiega Borrello – si tornerebbe ad applicare il vecchio che, sulla questione del frontespizio, contiene le stesse regole. Mi chiedo quindi se l’associazione stia facendo realmente gli interessi dei commercianti”.