E’ stato sottoscritto il 7 novembre scorso, dopo l’approvazione a larga maggioranza delle assemblee, il contratto collettivo regionale del Comparto unico.
Entro i prossimi 60 giorni tutti gli enti del comparto dovranno predisporre gli atti necessari per rendere effettivi gli aumenti economici ed i relativi arretrati dovuti al 1 gennaio 2018.
“Un percorso lungo e articolato – sottolineano in una nota i sindacati – non privo di tensioni e distinzioni, chiuso responsabilmente da tutte le organizzazioni sindacali interessate in tutti i settori del comparto ed ai relativi 5000 lavoratrici e lavoratori. Un contratto collettivo, significativamente corrispondente alle istanze e alle aspettative dei lavoratori, rafforzato da una dichiarazione a verbale congiunta, con la quale i sottoscrittori rivendicano la soluzione delle istanze ancora irrisolte relative ad alcune specificità e particolarità, tematiche da affrontare e risolvere nella prossima stagione contrattuale relativa al triennio 2019 – 2021″.
La Giunta regionale ha modificato oggi il documento tecnico di accompagnamento al bilancio finanziario gestionale per il triennio 2018/2020, in applicazione dell’accordo per il rinnovo contrattuale.
L’Accordo prevede gli aumenti della retribuzione fissa e delle indennità, calcolati coerentemente con l’accordo sindacati/Governo del 30 novembre 2016 e con le risultanze dei rinnovi contrattuali nazionali del pubblico impiego riguardanti il triennio di rinnovo contrattuale considerato.
La Giunta ha proceduto inoltre a un primo allineamento dell’indennità pensionabile per i dipendenti del Corpo Forestale Valdostano e dell’indennità di rischio per i dipendenti del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco, con gli importi previsti a livello nazionale. Nel rispetto della direttiva è stato introdotto il Welfare integrativo, che prevede l’istituzione di un apposito fondo il cui finanziamento sarà garantito per un costo di 10 euro mensili per dodici mensilità per ogni dipendente in forza assunto a tempo indeterminato presso ciascun ente del comparto.
L’Accordo istituisce inoltre, a decorrere dal 1° ottobre 2018, la nuova posizione B2S per il profilo professionale di Operatore socio-sanitario, regolamentandone l’inquadramento ai fini della progressione economica e del computo dell’anzianità.
Sono state infine adeguate alcune norme in materia di telelavoro e inserita la nuova disciplina sul lavoro agile, il nuovo istituto delle ferie e dei riposi solidali, nonché la revisione del sistema delle relazioni sindacali.