Il sindaco Nuti replica a Confcommercio: “Strumentalizzazioni in vista del voto”

Il sindaco Gianni Nuti replica duramente alle accuse di Confcommercio: Aosta cresce con una visione turistica e moderna, non con fiorellini e lamentele elettorali.
Il municipio di Aosta
Economia

“Un minestrone frutto della rimasticazione di post social, una nota di un movimento politico e un paio di articoli apparsi nelle ultime settimane”. Non usa mezzi termini il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, per replicare alle critiche di Confcommercio Valle d’Aosta.

Il primo cittadino si dice “solo parzialmente sorpreso”, sottolineando come l’associazione “abbia già dato prova, nel passato più e meno recente, della sua capacità di intervenire a gamba tesa alla vigilia degli appuntamenti elettorali in maniera del tutto strumentale, ma certamente non a vantaggio dei suoi iscritti”.

Tra le accuse rivolte al Comune, Confcommercio imputa all’Amministrazione comunale le difficoltà del settore commerciale e turistico, contestando la “visione ottimistica” del sindaco e citando un elenco di problemi, dai divieti di sosta alla mancanza di una strategia condivisa.

“Non è mia intenzione entrare nel merito di ogni singola problematica evidenziata – precisa Nuti – anche se sulla desertificazione di via Martinet, in atto da almeno due decenni, e sulla centralità di corso Saint-Martin-de-Corléans ci sarebbe da discutere. Preferisco invece ribadire quanto già espresso più volte dalla Giunta: la nostra è una visione chiara per completare la transizione di Aosta verso una vocazione turistica e di moderno centro di servizi, attraverso politiche di riqualificazione urbana e una fruibilità più moderna e gradevole degli spazi cittadini”.

Una trasformazione, riconosce il sindaco, “non priva di difficoltà”, ma accompagnata da investimenti significativi. “I progetti sul quartiere Cogne, sulla Dora, sulla rete ciclabile portano con sé disagi temporanei, ma anche interventi culturali, eventi e iniziative – alcune condivise anche con Confcommercio – che generano flussi turistici e attrattività”.

Non manca un riferimento alle critiche sugli eventi in piazza Arco d’Augusto e alla chiusura del piazzale di piazza Ancien Abattoir, “proprio dietro la sede dell’associazione”. “Confcommercio riesce a lamentarsi delle manifestazioni per cui si chiudono temporaneamente i parcheggi, pur sapendo che la delocalizzazione degli eventi da piazza Chanoux è proprio uno degli obiettivi condivisi da tempo”.

Nuti rivendica infine i dati in crescita sul turismo: “Dal 2023 al 2024, gli arrivi e le presenze in città sono aumentati rispettivamente del 23,5 e del 31,5%.. In inverno, i numeri sono saliti del 25 e del 33%  tra il 2023 e il 2024, e ancora del 37 e del 49% tra il 2023 e il 2025. Non tutto merito nostro, certo, ma di una direzione condivisa da investimenti pubblici e privati che stanno dando frutti”.

Tra i passaggi più critici, Nuti si rivolge anche al presidente della Fipe Confcommercio della Valle d’Aosta, “che ha ricoperto il ruolo di assessore al Turismo, seppur con un’uscita turbolenta”, auspicandone il riconoscimento del lavoro svolto dalla Giunta.

Sulle accuse di “mancanza di strategia condivisa”, il sindaco replica ricordando come Confcommercio sia stata coinvolta in numerosi tavoli: “Ma qual è stata la risposta alla nostra proposta di collaborazione per la cura dei fiori nel centro storico? O per l’abbellimento delle vetrine chiuse in via Sant’Anselmo?”.

Nuti chiude evidenziando i profondi cambiamenti che investono il commercio su scala globale, e accusa l’associazione di cercare facili capri espiatori: “Invece di affrontare con serietà il cambiamento dei modelli di consumo, si cerca il colpevole nel mancato posizionamento di fiorellini o arredi urbani. Se bastassero quelli, avremmo riempito di verde tutto il cardo e il decumano!”.

Infine, un richiamo alla coerenza, anziché “navigare da una sponda all’altra del mare cambiando opinione a ogni piè sospinto” e l’auspicio che “l’associazione e i suoi rappresentanti possano trovare in futuro sponde politico-amministrative più comprensive e accoglienti per i loro attracchi fantasiosi”.

Confcommercio lancia l’allarme: ad Aosta “progressiva desertificazione commerciale”

1 luglio 2025

“Forte preoccupazione per lo stato del commercio nel capoluogo valdostano, in netto contrasto con la visione ottimistica recentemente espressa dal Sindaco Gianni Nuti secondo il quale va tutto bene”. A scriverlo, in una nota, è Confcommercio Valle d’Aosta.

“La nostra associazione in realtà denuncia una progressiva desertificazione commerciale che sta colpendo non solo le storiche vie del centro come via Martinet e via-Saint-Martin-de-Corléans, ma si sta estendendo in modo preoccupante anche ad altre zone della città”, si legge ancora.

Particolarmente critiche, secondo Confcommercio, “le situazioni in via Monte Vodice e del quartiere Dora, dove le scelte dell’Amministrazione comunale hanno penalizzato significativamente le attività commerciali”, ma preoccupano anche “le frequenti chiusure immotivate dei parcheggi in zone strategiche del centro città per manifestazioni che, secondo l’associazione, potrebbero trovare collocazioni alternative senza impattare negativamente sulle attività commerciali”. Ed il riferimento alla polemica sollevata dall’associazione stessa durante la Aosta 21K non è casuale.

Il cahier de doléances non finisce qui: “Evidenziamo inoltre problemi di coordinamento tra gli uffici comunali, posizionando cartelli di divieto giorni prima dell’iniziativa con poca attenzione alla comunicazione dell’esatto periodo di divieto che hanno causato disagi a cittadini e turisti”.

“La gestione del commercio cittadino da parte dell’Amministrazione comunale appare sempre più disattenta alle nostre grida d’allarme – dice Ermanno Bonomi, presidente di Confcommercio Aosta –. Non possiamo condividere le recenti dichiarazioni del Primo Cittadino sul commercio al dettaglio e sul suo presunto rischio di estinzione. Il Comune sostiene di avere armi limitate (nella nostra intervista, ndr.), ma noi crediamo che il reale problema non siano le armi ma la mancanza di strategia condivisa che includa l’abbellimento della città, la cura dell’arredo urbano e del verde pubblico, oltre a una maggiore attenzione alle esigenze delle imprese”.

Insomma, aggiunge Bonomi, “servono progetti concreti di sviluppo e sostegno, come già avviene in altre città italiane. Confcommercio è sempre stata e continua ad essere un valido interlocutore per le amministrazioni comunali, ma è fondamentale essere coinvolti nei processi decisionali fin dall’inizio, non a decisioni già prese”.

Graziano Dominidiato presidente Fipe Confcommercio VdA, spiega: “Siamo rammaricati in quanto l’Amministrazione comunale ha avuto cinque anni di tempo per trovare le sinergie giuste con la principale associazione di categoria di Aosta invece ha perso un’occasione per cercare e creare utili opportunità volte alla crescita della città. Un esempio su tutti la zona est del capoluogo ovvero via Garibaldi e Arco di Augusto con scelte quanto meno discutibili e più volte da noi rimarcate”.

“Solo attraverso una collaborazione reale e una pianificazione strategica sarà possibile invertire questa tendenza negativa e rilanciare il commercio nel capoluogo valdostano, nell’interesse non solo degli operatori commerciali ma dell’intera comunità cittadina”, chiude la nota di Confcommercio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le norme sulla privacy e i termini di servizio di Google. e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte