Confindustria, per l’inizio del 2016 “gli imprenditori valdostani sono ottimisti”

I risultati dell’indagine previsionale del 1° trimestre 2016 di Confindustria Valle d’Aosta indicano che gli imprenditori valdostani hanno una visione “un po’ più ottimistica, soprattutto grazie ai segnali che arrivano da ordini e produzione.
Paolo Giachino direttore della Compagnia valdostana delle acque
Economia

Il 2016 sarà l’anno della tanto attesa ripresa? Secondo un’indagine di Confindustria Valle d’Aosta indicano gli imprenditori valdostani sono ottimisti, soprattutto grazie “ai segnali che arrivano sul fronte della produzione e degli ordini in generale”.

Per il Presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Paolo Giachino, “i dati che abbiamo raccolto dalle nostre imprese associate a fine anno ci dicono che gli imprenditori valdostani hanno una visione cautamente ottimistica. Anche per l’economia valdostana sembrano aprirsi delle importanti opportunità che – prosegue il Presidente – bisognerà saper cogliere e consolidare affinché questi segnali di miglioramento si trasformino in stabili e positivi dati congiunturali che testimonino l’uscita dalla crisi”.

Secondo Confindustria conferma questa tendenza il dato relativo al carnet ordini che migliora sensibilmente: “Diminuisce infatti la quota di imprenditori che hanno una scarsa visibilità (meno di un mese) che dal 45,45% del trimestre precedente passa ad un 22,73% dell’attuale; aumentano di conseguenza le percentuali di coloro che dichiarano una visibilità maggiore (da uno a tre mesi ed oltre i tre mesi) che si attestano rispettivamente su un 36,36% e un 40,91%. Va evidenziato anche un buon progresso per il dato relativo al grado medio di utilizzo degli impianti rispetto a tre mesi fa in quanto si passa dal 65,83% al 72,11%”.

Dall’indagine risulta in sensibile miglioramento rispetto al trimestre precedente anche il dato relativo agli investimenti programmati: “Il relativo saldo passa infatti da un -3,23% fatto registrare lo scorso trimestre ad un 0% dell’attuale. Continua, tuttavia, a prevalere la quota di imprenditori che prevede di realizzare nessun investimento che si attesta su di un 87%”.

Continua il trend positivo fatto registrare nei precedenti due trimestri del dato relativo all’andamento degli incassi: meno della metà degli imprenditori intervistati dichiara infatti di ricevere in ritardo i pagamenti rispetto ai tempi pattuiti, mentre il 54% dichiara di riceverli in linea rispetto ai tempi pattuiti. In particolare si abbassa sensibilmente la media dei giorni che si attesta sui 68 giorni e per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni 57 giorni. Si tratta di un buon dato anche se in media i tempi di attesa si mantengono superiori ai 60 giorni. Anche per quanto riguarda le previsioni la crescita, l’economia locale sembra ritrovare un certo slancio. Dopo la battuta d’arresto dello scorso trimestre, le aspettative relative alla produzione, pur rimanendo in terreno negativo tornano a migliorare: si passa, infatti, da un -11,54% dello scorso trimestre ad un -8,33% dell’attuale.

A far registrare la dinamica più positiva è il settore manifatturiero. “Migliorano considerevolmente due parametri importanti che rappresentano un fondamentale indice di salute dell’economia: i nuovi ordini per le esportazioni che passano dallo 0% dello scorso trimestre ad un 20% dell’attuale ed anche il dato relativo all’acquisizione di nuovi ordini fa registrare un trend positivo riposizionandosi su valori positivi (12%) dopo la battuta d’arresto dello scorso trimestre (- 15,38%). E’ sempre il settore manifatturiero a far registrare le dinamiche più positive. Rispetto al trimestre precedente si riscontra un lieve incremento del dato relativo agli investimenti: la quota di imprenditori che dichiara di voler procedere ad investimenti per ampliare la propria capacità produttiva passa da un 18,75% dello scorso trimestre ad un 24,14% dell’attuale e diminuisce, di conseguenza, la quota di imprenditori che dichiarano di non voler procedere a nessun investimento che dal 53% dello scorso trimestre passa ad un 45% dell’attuale.

Recuperano terreno anche le aspettative in merito all’andamento occupazionale che torna ad attestarsi su valori positivi (6,67%). “Anche in questo caso – spiega Confindustria – a mostrare maggiore ottimismo è il settore manifatturiero, anche se si tratta per lo più di ingressi per sostituzioni di personale in uscita e, quindi, sostanzialmente il numero complessivo degli occupati resta stabile. Sostanzialmente stabile rimane il dato concernente la propensione degli imprenditori ad utilizzare lo strumento della Cassa Integrazione: rimane alta la quota di imprenditori che dichiara che non vi farà ricorso nel prossimo futuro (77%)”.

Secondo Confindustria, anche i dati congiunturali dell’INPS sulle ore autorizzate confermano questa tendenza: “I dati sulle ore autorizzate in novembre tornano a livelli pre-crisi e per quanto concerne la Cassa Integrazione Ordinaria il dato evidenzia un numero di ore autorizzate inferiore alla metà delle ore autorizzate lo scorso anno. Anche la Cassa Integrazione in deroga subisce una notevole diminuzione”.  

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