Contributo straordinario alle cooperative sociali: soddisfazione da parte delle centrali valdostane

“Si tratta della prima misura di questo tipo adottata in Italia – sottolineano le centrali – e rappresenta un esempio virtuoso di attenzione istituzionale verso un settore che riveste un ruolo essenziale nel sistema di welfare territoriale”.
Davide Casola - Assemble Fèdération des coopératives 2025
Economia

Un segnale concreto di attenzione istituzionale al mondo della cooperazione sociale. Le centrali cooperative valdostaneLegacoop Valle d’Aosta, Agci (Associazione generale cooperative italiane) e Fédération des Coopératives Valdôtaines – accolgono con soddisfazione l’introduzione, nella terza variazione di bilancio regionale, di un contributo straordinario una tantum destinato alle cooperative sociali attive sul territorio.

Il provvedimento, approvato nei giorni scorsi, mira a sostenere le realtà del settore nel far fronte agli oneri economici derivanti dal rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, firmato il 5 marzo 2024. Un adeguamento contrattuale atteso e importante, ma che ha generato un incremento dei costi stimato a livello nazionale in circa 700 milioni di euro per il solo 2024, destinati a raggiungere i 2 miliardi a regime.

In Valle d’Aosta, le centrali cooperative hanno avviato già nella primavera del 2024 un dialogo costruttivo con gli uffici della Presidenza della Regione, l’assessorato alla sanità, salute e politiche sociali e l’assessorato allo sviluppo economico, formazione e lavoro, per individuare strumenti concreti di supporto. Il confronto ha portato all’inserimento, nella manovra finanziaria, di un contributo massimo di 80.000 euro per ogni cooperativa, come misura straordinaria di ristoro.

“Si tratta della prima misura di questo tipo adottata in Italia – sottolineano le centrali – e rappresenta un esempio virtuoso di attenzione istituzionale verso un settore che riveste un ruolo essenziale nel sistema di welfare territoriale”.

Le cooperative sociali operano infatti in gran parte attraverso appalti pubblici, e spesso con margini economici molto ridotti – inferiori all’1,5%. L’adeguamento delle retribuzioni, previsto dal nuovo CCNL che coinvolge oltre 400.000 lavoratori in tutta Italia, non è stato accompagnato da un adeguamento automatico dei corrispettivi da parte delle amministrazioni committenti, costringendo molte realtà a fare i conti con importanti difficoltà finanziarie.

Il contributo della Regione Valle d’Aosta va dunque a sostenere questo sforzo, consentendo alle cooperative del territorio di garantire la qualità dei servizi offerti, tutelare i propri dipendenti e proseguire nell’azione quotidiana di sostegno alle fasce più fragili della popolazione. Un’azione che, ogni giorno, contribuisce a costruire un welfare inclusivo, di prossimità, fondato sui bisogni concreti delle persone e delle comunità.

“In più occasioni, grazie al tavolo di confronto tra gli Enti ausiliari della Cooperazione e l’Amministrazione regionale, si era evidenziata l’importanza di intervenire a favore delle cooperative sociali per compensare l’aumento del costo del lavoro non riconosciuto dai contratti in essere con la pubblica amministrazione e contenere, così, i possibili impatti negativi su un settore cardine del sistema di welfare valdostano”, commenta il Presidente della Fédération des Coopératives Valdôtaines, Davide Casola. “Il risultato ottenuto ha confermato l’attenzione rivolta alle cooperative sociali e una chiara unità di intenti sulla necessità di salvaguardare la preziosa attività svolta da queste realtà sul territorio regionale e il loro fondamentale ruolo nella promozione del benessere collettivo”.

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