Sono migliaia ogni mese in Italia gli imprenditori costretti a chiudere attività perché schiacciati dalla crisi economica ma anche da un apparato amministrativo-burocratico troppo rigido e da un sistema bancario incapace di dare risposte tempestive ed adeguate. Le loro storie così come le possibili soluzioni legislative e organizzative saranno al centro domani, sabato 18 aprile, di un convegno a Saint-Vincent.
L’appuntamento, in programma dalle ore 9 presso il centro congressi del Grand Hotel Billia è organizzato da un gruppo di professionisti, esperti in crisi d’impresa tra cui l’avvocato Luisa Melara e il commercialista Corrado Ferriani.
“L’efficienza e la responsabilita’ nel processo di ristrutturazione delle imprese in crisi: c’e’ spazio per un approccio etico?”, il titolo dell’appuntamento, vedrà la partecipazione dei sottogretari alla presidenza del consiglio dei ministri Luca Lotti e al ministero della giustizia Cosimo Ferri e dell’assessore regionale al bilancio Ego Perron. Tra i partecipanti anche il presidente della Corte d’Appello di Roma Luciano Panzani, il vice direttore dell’agenzia delle entrate Gabriella Alemanno e il presidente dei giovani imprenditori Marco Gabriele Gay.
Al centro della giornata di studio, l’avvio di una riflessione sui problemi, di natura anche etica e culturale, che impediscono un positivo epilogo del risanamento di tante imprese, e la figura dell’imprenditore insolvente ma sano. "Chi è in crisi si sente messo alla gogna, additato come fallito, spesso anche come truffatore – spiega Ferriani – bisogna spazzar via i pregiudizi e fare il possibile per salvare chi ha ancora le potenzialità per stare in piedi, generando quell’effetto volano che l’economia sta aspettando”.
Il convegno sarà dedicato alle vittime della sparatoria del 9 aprile al Palazzo di giustizia di Milano. “Un episodio drammatico – commenta Melara – che ripropone la stringente necessità di un maggior sforzo normativo e culturale per distinguere, nell’insolvenza, i casi di delitto dai casi di sventura, arginando i primi e salvaguardano i secondi”.
