Risolvere al più presto la crisi istituzionale fra il governo francese e quello italiano. La richiesta arriva dalle Camere di Commercio di Alpmed.
I rappresentanti delle imprese di Rhônes-Alpes-Auvergne, Corsica, Liguria, Piemonte, Provence-Alpes Côte d’Amur, Sardegna e Valle d’Aosta sottolineano come: “In un periodo in cui la situazione economica dell’intera Europa sembra interessata da un momento di difficoltà risulta prioritario intensificare gli scambi con i partner commerciali esteri. In questo senso il collegamento tra Italia e Francia rappresenta un’importante via di scambio per le imprese e l’inasprirsi dei rapporti potrebbe causare non poche difficoltà ai rispettivi comparti imprenditoriali”.
Le Camere di Commercio di Alpmed ricordano di aver più volte preso posizione in favore della realizzazione della Tav, “considerata una infrastruttura di fondamentale importanza per lo sviluppo delle imprese del territorio e in grado di favorire e migliorare i collegamenti con i paesi con i quali si sviluppano le principali relazioni economiche e commerciali”.
“La ripresa dell’economia passa da un ampliamento dei confini, superando il concetto di frontiera per le imprese come per le persone – sottolineano ancora le Camere di Commercio di Alpmed – E’ fondamentale che gli imprenditori possano guardare con fiducia ed interesse a mercati più ampi di quello nazionale e proprio per questa ragione, nel 2009, era nato il Progetto de Les CCI di Alpmed che ci ha permesso di portare avanti importanti sinergie nell’ambito del turismo, ma anche della progettazione europea e dei trasporti”.
L’Associazione senza scopro di lucro CCI Alpmed, attualmente presieduta pro tempore da Nicola Rosset, Presidente della Chambre Valdôtaine, opera su di un territorio complessivo di oltre 142 mila km quadrati e raggruppa oltre 2 milioni di imprese che generano un Pil complessivo di circa 550 miliardi di euro e circa 8 milioni di posti di lavoro.