Cva presenta il piano industriale: previsti 617 milioni di euro di investimenti in 5 anni

Presentato questa mattina in Giunta il piano strategico di Cva. Dei 617 milioni di euro di investimenti previsti, 379 sono legati allo sviluppo di nuovi impianti di produzione da fonte eolica e solare. Azioni che secondo Cva porteranno ad un incremento dell’EBITDA atteso di circa 39,3 milioni di Euro. 
De Girolamo e Cantamessa
Economia

Nei prossimi 5 anni Cva ha in programma investimenti per 617 milioni di euro. Il dato emerge dal piano strategico dell’azienda per il quinquennio 2021-2025, presentato questa mattina dai vertici della società alla giunta regionale.

Oltre a guidare il Gruppo nel decennio della transizione energetica, il piano ha l’obiettivo di preparare Cva al 2029 – anno di scadenza delle principali concessioni idroelettriche – “così da giungere a questa data con una posizione rafforzata sul mercato, attraverso la proposta di nuovi prodotti e servizi e con l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, grazie al revamping dell’idroelettrico e a importanti investimenti in nuovi impianti eolici e fotovoltaici”. 

Sono sei le priorità individuate dal piano industriale per i prossimi cinque anni: oltre agli interventi su concessioni idroelettriche e crescita nella produzione di energia da altre fonti rinnovabili, la creazione di una business unit dedicata all’efficienza energetica, investimenti nella rete di distribuzione, la definizione di un nuovo piano commerciale e lo sviluppo delle attività di open innovation.

“Tenevo a condividere con la Giunta questo Piano di Cva – commenta in una nota l’Assessore alle Partecipate Luciano Caveri – che mostra le linee di sviluppo dei prossimi anni, che è del tutto coerente con una visione “green” nella logica della decarbonizzazione. Bisogna essere competitivi su di un mercato molto complesso, sapendo che nel 2029 scadranno le concessioni delle nostre centrali. L’idroelettrico e altre fonti rinnovabili, così come le progettualità legate all’idrogeno, sono il core business dell’attività della nostra Partecipata, che dobbiamo tenerci stretta per la sua importanza per l’economia valdostana”.

Per l’Amministratore delegato di Cva, Enrico De Girolamo il gruppo “vuole porsi come protagonista nel decennio di transizione energetica nel quale stiamo entrando rafforzando il proprio posizionamento a livello nazionale, e confermando il proprio ruolo chiave nel rilancio dell’economia regionale, anche attraverso una particolare attenzione al territorio e al suo processo di decarbonizzazione, con un occhio puntato all’idrogeno verde”.

Dei 617 milioni di euro di investimenti previsti, 379 sono legati allo sviluppo di nuovi impianti di produzione da fonte eolica e solare. Azioni che secondo Cva porteranno ad un incremento dell’EBITDA atteso di circa 39,3 milioni di Euro. 

“Questo consolidamento del ruolo di Cva tra i principali produttori italiani di energia da fonti rinnovabili – spiega il Presidente di Cva, Marco Cantamessa  – porterà anche un rafforzamento della posizione finanziaria del Gruppo, che già a partire dal 2024 avrà la possibilità di liberare risorse utili alla partecipazione alle gare per la riassegnazione delle concessioni idroelettriche di grande derivazione e per lanciare importanti interventi di revamping sulle proprie infrastrutture idroelettriche. Inoltre, questo potrà darci la possibilità di incrementare l’erogazione di dividendi all’azionista”.

Il piano prevede di incrementare entro il 2025 la potenza installata del Gruppo CVA di 444 MW. Dal punto di vista ambientale, le iniziative previste dal piano di efficientamento energetico edilizio e industriale e i progetti in trigenerazione, eviteranno l’emissione in atmosfera di ulteriori 397.000 di tonnellate di CO2 all’anno, pari alla quantità assorbita da circa 2.650.000 di alberi.

“Con questo Piano strategico CVA intende dare un nuovo slancio all’economia della Valle d’Aosta, sia in termini occupazionali sia in termini di coinvolgimento della filiera produttiva locale – conclude l’AD De Girolamo – attraverso anche una viva collaborazione con la Regione Valle d’Aosta, sia per poter fare sistema e portare avanti efficacemente progetti di innovazione sul territorio, ma anche per costruire un programma di formazione permanente sulle nuove professioni chiave legate al nuovo paradigma energetico”.

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