L’impresa valdostana deve ripartire.
È fermo il monito lanciato dal Presidente della Chambre Valdôtaine Nicola Rosset, intervenuto questo pomeriggio durante i lavori della Giornata dell’Economia 2015.
"In un quadro generale ancora negativo – ha spiegato Rosset – qualche segnale lascia ben sperare per uscire dalla crisi. Ne emerge però in maniera chiara una necessità ormai improrogabile per dare il via alla ripresa: l’esigenza che le imprese ricomincino ad investire, e che i giovani credano nella ripresa mettendosi direttamente in gioco".
Un richiamo, quello di Rosset, che si lega ad un dato fattuale ben preciso: l’aumento cioè della consistenza dei depositi bancari e del risparmio postale per le imprese valdostane, nel 2014, del 24,7%.
Fondi ‘congelati’, non utilizzati, superiori oltretutto alla media nazionale.
Qualcosa, comunque, ancora non va: "Il 2014 – prosegue Rosset – ha visto contrarsi il numero delle imprese dell’1,5%, con la perdita di 202 aziende e un saldo tra iscrizioni e cessazioni ancora negativo. La maggiore criticità è nel settore delle costruzioni, che ha registrato un calo di 114 imprese".
Nonostante le difficoltà, comunque, qualche segnale positivo c’é: il trend positivo del settore turistico (2,2% di aziende in più) e dell’export (+ 6,1% nel 2014). Sono rallentate, inoltre, le cessazioni d’impresa.
Infine l’attenzione di Rosset si focalizza sull’innovazione: "La partita per le aree alpine – conclude – si giocherà sempre più sul tema dell’innovazione. In palio non c’è solamente il livello della performance economica, ma la sopravvivenza stessa delle aziende".
Spazio, in chiusura, per qualche dato sul 2014 delle imprese locali. Cresce il valore aggiunto dei prezzi correnti, sospinto dai servizi, mentre la partecipazione al mercato del lavoro resta elevata, con un trend in aumento (72,8%). Aumentano gli occupati (+ 0,7%), ma anche chi è in cerca di lavoro (+ 10,2%).
Cresce però anche il tasso disoccupazione (8,9%), comunque più basso rispetto al 9,3%, valore del Nord-Ovest.
Si è contratta, nel 2014, anche la base imprenditoriale, sebbene in maniera minore rispetto al 2013, Il calo più vistoso è avvenuto nel settore del costruzioni, come detto, con la chiusura di 114 imprese (- 4,1%), mentre sembra essersi arrestata l’emorragia di quelle agricole.
In un contesto di crisi persistente un fattore di crescita arriva proprio dall’innovazione: le startup innovative, infatti, si stanno ritagliando un posto di livello in Valle.
La loro incidenza sulle società di capitale è circa dello 0,5%, superiore sia ai rilievi riguardanti il Nord-Ovest (0,28%), sia a quelli nazionali (0,25%).