Dati in “chiaroscuro”. Così la Chambre Valdôtaine definisce il primo trimestre 2025 per le imprese della nostra regione. A partire dal numero delle attività: se lo stock di imprese registrate in Valle d’Aosta al 31 marzo, infatti, è di 12.350 unità – in aumento dello 0,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (con un aumento di 16 imprese) –, come di consueto, il numero è in calo rispetto al dato di fine anno, quando le imprese erano 12.376.
Il primo trimestre dell’anno ha visto nascere in Valle 202 nuove imprese (nello stesso periodo del 2024 erano state 233) mentre le cessazioni non d’ufficio sono state 228 (nei primi tre mesi del 2024 erano state 279) con un saldo negativo di -26 imprese (un anno fa erano state -46).
Alla luce di questi dati, il tasso di crescita si attesta ad un valore di -0,21 per cento, in miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2024 (-0,37 per cento) ma inferiore rispetto sia al dato nazionale (-0,05 per cento) sia rispetto al Nord Ovest (-0,07 per cento).
Prendendo in esame i diversi settori economici il report della Chambre, rispetto al medesimo periodo del 2024, evidenzia una lieve crescita del settore dei servizi alle imprese (+0,6 per cento e +10 imprese), dell’agricoltura (+0,1 per cento e +2 imprese), e del turismo (+0.1 per cento e +2 imprese). Saldo negativo per il settore delle costruzioni (-1,2 per cento e -28 imprese) e del commercio (-1,2 per cento e –22 imprese) e dell’industria (-1,2 per cento e -11 imprese).
Per quanto riguarda il comparto artigianale, il primo trimestre 2025 vede iscritte al Registro delle Imprese 3.583 attività, con un calo di -0,8 per cento (-28 imprese) rispetto allo stesso periodo del 2024. In particolare, il settore edile vede calare di 22 unità lo stock di imprese rispetto allo stesso periodo del 2024 (-1,2%).
In merito alla forma giuridica delle imprese, il tasso di crescita positivo per le società di capitale è stato positivo (+0,63 per cento), mentre le società di persone fanno segnare un tasso negativo di -0,14 per cento. In calo anche le ditte individuali (-0,54 per cento).
“La dinamica evidenziata dai dati testimonia una forte insicurezza del comparto imprenditoriale valdostano – spiega il presidente della Chambre Roberto Sapia –. Politica americana sui dazi, conflitti internazionali, tasso inflattivo, e costi delle materie prime generano infatti un clima di forte incertezza in tutto il comparto economico, così come testimoniato anche dalla minore dinamicità delle iscrizioni e delle cessazioni”.
Non solo: “Insieme al persistere delle difficoltà legate al comparto commerciale appare importante segnalare, dopo quasi due anni di crescita, il primo segno negativo del comparto delle costruzioni che inizia a scontare la fine degli incentivi legati al superbonus – prosegue il Sapia –. Positive invece sono le notizie che giungono dal comparto turistico, con un inverno andato in archivio con dati certamente positivi”.
“Alla luce di questi risultati – chiude il Presidente della Chambre – è fondamentale tenere gli occhi ben aperti sulle evoluzioni che, con sempre maggiore rapidità, andranno a condizionare l’economia mondiale. Si tratta certamente di un compito particolarmente complesso per la nostra piccola regione, che però può contare su una buona solidità e capacità di resilienza delle imprese e su una discreta proattività del nostro comparto imprenditoriale”.