FonDemain, col 2019 si chiude un anno “record” per i rendimenti

La società di fondo pensione complementare spiega come il comparto Dinamico abbia visto un +13,81% durante lo scorso anno mentre il Prudente faccia segnare un +9,55%, secondo miglior risultato dal suo avvio nel luglio 2004.
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Economia

“Nel 2019 tutti i comparti rilevano performance marcatamente positive e superiori alla rivalutazione del TFR, nonostante le perduranti incertezze sui fronti economico e geopolitico. Si chiude, infatti, un anno da record per i rendimenti dei comparti non garantiti di FonDemain”.

A renderlo noto è la stessa società di fondo pensione complementare della Valle d’Aosta, che spiega come il comparto Dinamico abbia visto un +13,81% durante lo scorso anno – il miglior valore di sempre e al secondo posto in Italia nella categoria dei comparti bilanciati dei fondi pensione negoziali – mentre il Prudente faccia segnare un +9,55%, secondo miglior risultato dal suo avvio nel luglio 2004.

Società che in una nota firmata dal Direttore Luca Merighi e dal Presidente Roberto Francesconi segnala come “la flessione del 2018 è stata ampiamente recuperata e superata”, e che “i rendimenti di un Fondo pensione vanno valutati in un congruo orizzonte temporale” che nel caso di FonDemain vedono il comparto Garantito fino a 5 anni, quello Prudente tra 5 e 10 anni e quello Dinamico oltre i 10. “I rendimenti netti di medio e lungo periodo dei comparti Prudente e Dinamico sono considerevolmente superiori alla rivalutazione del TFR in azienda – si legge ancora nel comunicato –, mentre il comparto Garantito ottiene rendimenti in linea con il TFR”.

Insomma, spiega ancora FonDemain: “I lavoratori dipendenti del settore privato che scelsero di aderire al fondo territoriale nel 2007 (anno del ‘silenzio assenso’), ad oggi, stanno maturando risultati di gran lunga superiori rispetto a coloro che decisero di lasciare il TFR in azienda”.

I dati del fondo

A conferma della sua affidabilità la nota di FonDemain aggiunge qualche dato: “Il numero complessivo di iscritti al 31/12/2019, pari a 7.186 ha registrato un lieve incremento (+0,60%) rispetto ai 7.143 iscritti dell’anno precedente al 31/12/2018, con un saldo positivo di 43 unità derivante da 280 nuove adesioni (+3,92%) a fronte di 237 aderenti usciti. I datori di lavoro associati sono 467. L’attivo netto destinato alle prestazioni (ANDP) complessivo del Fondo al 31/12/2019 si è attestato a 152.210.771 euro rispetto ai 138.500.899 al 31/12/2018, con un incremento del 9,9%. Inoltre, anche per il 2019 le prestazioni erogate dal Fondo hanno continuato a rappresentare un’importante funzione di sostegno economico in favore degli iscritti interessati”.

Il futuro di FonDemain

Sull’anno appena cominciato, invece, la nota di Merighi e Francesaconi spiega: “Il 2020 sarà per FonDemain un anno denso di cambiamenti, non solo nell’ambito della gestione finanziaria: con la definizione del nuovo contesto normativo previsto dalla Direttiva ‘IORP II’, sono state introdotte numerose modifiche e integrazioni al Decreto Legislativo 252/2005 (il principale riferimento normativo per i fondi pensione negoziali), tra cui spiccano l’introduzione delle nuove funzioni di gestione del rischio e di revisione interna”.

A tale proposito, aggiungono i vertici di FonDemain, “sono in itinere le analisi e le valutazioni volte a definire un adeguamento organico dell’assetto organizzativo del Fondo, in attesa dell’imminente promulgazione da parte della COVIP delle disposizioni attuative in materia”.

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