Anche in Valle d’Aosta i benzinai iniziano ad adeguarsi all’obbligo di esporre il prezzo medio regionale del carburante. La misura, imposta dalla legge 23/2023 sin dallo scorso martedì 1º agosto, è finalizzata ad abbassare il costo di benzina, diesel e gpl arginando al contempo le speculazioni.
“Il costo della benzina è aumentato di 20 centesimi”
Pochi sono, stando a quanto constatato dai professionisti della regione, i clienti che si accorgono della presenza dei cartelli che riportano il prezzo medio o che ne tengono conto durante il rifornimento.
“Dall’inizio del mese di agosto il costo della benzina è aumentato di 20 centesimi, ma nessuno ne ha mai osato parlare – racconta Fabio Martinet, presidente dei benzinai nonché gestore del distributore Eni di Via Clavalité -. Non sarà certo questa normativa a fermare la crescita, perché l’unico modo possibile è che lo Stato intervenga e tolga le vecchie accise che di fatto costituiscono il 65% del prezzo finale”.
“Molti clienti si confondono”
Il cartello che illustra il costo medio del carburante dovrebbe essere posizionato entro due ore dall’apertura del distributore; coloro che invece restano attivi 24 ore su 24 dovrebbero invece riportarlo entro le 10,30.
“Molti utenti, soprattutto anziani, si confondono scambiando il prezzo medio con il prezzo applicato sull’impianto, che cambiamo giornalmente alle 16,00 – spiegano i dipendenti del distributore Tamoil di Pollein -. Alcuni vengono poi a lamentarsi una volta pagato, forse perché non correttamente informati sulle ultime normative”.
“Un onere e un costo in più”
Secondo i gestori locali, è soprattutto la mancanza del petrolio sul mercato internazionale ad aver fatto schizzare alle stelle il costo di benzina, diesel e gpl in tutta la Penisola; a ciò, poi, vanno a sommarsi le elevate spese di raffinazione del prodotto causate dalla chiusura di alcune raffinerie e dalla mancanza di investimenti nell’apertura di nuove strutture sul territorio nazionale.
“Ci siamo dovuti adeguare anche se questo provvedimento non ha di fatto nessuna utilità, ma rappresenta per noi un onere e un costo in più – commenta Elio Contoz dell’omonimo punto vendita di Nus, dotatosi di un pannello luminoso collegato direttamente con il sito del Ministero per un aggiornamento automatico dei prezzi medi -. Si tratta di un palliativo perché noi benzinai non siamo altro che l’ultimo anello di un mercato internazionale che guarda al prezzo del petrolio, di recente salito in tutto il mondo, e a quello del raffinamento, a sua volta lievitato per via della guerra”.
“Una spesa che grava ingiustamente su tutta la rete di distribuzione”
Anche la società Valpetroli ha adottato un pannello luminoso con aggiornamento diretto da parte del Ministero, offrendo alla propria clientela un servizio aggiuntivo nonostante i passaggi inferiori rispetto all’anno passato.
“È stato per noi un investimento installarlo, una spesa che grava ingiustamente su tutta la rete di distribuzione e su coloro che come noi sono obbligati ad adattarsi – dichiara l’amministratore Guido Zampieri, che nell’ultimo periodo ha assistito a sbalzi di costo capaci di raggiungere i 3 centesimi al litro al giorno -. Questa misura ha a mio avviso ben poco senso e non riesco a capire quale sia il beneficio che si voglia trarne visto che è poco verosimile che noi gestori, ultime ruote del carro nel mondo del petrolio, facciamo speculazione”.
Il punto di vista degli automobilisti
Nemmeno gli automobilisti aostani paiono convinti dell’efficacia della nuova legge nazionale nell’abbattere i prezzi oramai alle stelle di benzina, diesel e gpl.
“I carburanti hanno raggiunto un costo spropositato, come d’altronde ogni anno durante il periodo delle vacanze estive – osserva Claudio -. Sono sinceramente scettico sul fatto che questa misura possa funzionare perché il problema non è tanto la gestione dei distributori quanto ciò che vi sta a monte, dall’estrazione alla raffinazione del petrolio sino alla grande distribuzione”.
Altri guidatori si dicono confusi dalla vicinanza tra i vari cartelli che espongono i prezzi medi, i prezzi applicati per il self-service e i prezzi applicati per il servito.
“Sono abituato a valutare i costi della benzina nei vari punti vendita della città e dei dintorni e poi decidere dove potermi recare per risparmiare qualche centesimo – rivela Franco -. Resta il fatto che essi restano altissimi, complice la presenza di vecchissime accise che riguardano tragedie accadute decenni fa”.
3 risposte
Di fronte a un prezzo così ballerino mi pare corretto informare il consumatore di quale sia un prezzo di riferimento di mercato. In fondo è quello cha facciamo tutti i giorni quando acquistiamo qualcosa: cercare di capire se è molto costoso o economico paragonando lo stesso prodotto con altri simili o altri commercianti. In autostrada qualcuno è arrivato a 2,7 al litro. Scrivere accanto che il prezzo medio è 1,85 offre la conferma che quel distributore pratica prezzi più alti.
ma che strano, sembrava una idea cosi’ brillante, come la vaccinazione obbligatoria, i banchi a rotelle, le sanzioni alla russia…
Anche considerare le mele e le pere uguali è un’idea brillante