I dazi Usa “raffreddano” le attese delle imprese valdostane per il secondo trimestre 2025

Il dato emerge dell’indagine previsionale di Confindustria Valle d’Aosta. Peggiorano export e ordini, mentre cassa integrazione e utilizzo degli impianti restano stabili. Diversa la situazione per le aziende edili, che probabilmente risentono ancora degli effetti postivi del Pnrr.
Confindustria Valle dAosta
Economia

Un sostanziale raffreddamento del clima di fiducia. È quanto emerge dai dati dell’indagine previsionale condotta da Confindustria Valle d’Aosta per il secondo trimestre 2025.

Il peggioramento del quadro economico complessivo – spiega una nota – è in linea con il contesto nazionale ed internazionale e tutti gli indicatori si discostano abbastanza significativamente dai livelli di inizio anno.

“È innegabile che sulle previsioni che presenta la nostra indagine abbia pesato e molto la vicenda dei dazi decisi dall’amministrazione di Washington, un tira e molla che lungi dall’essere concluso, condizionerà le nostre imprese”, spiega Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta.

Con un però: “A controbilanciare questo quadro anomalo, e a confermare la volontà delle nostre imprese di andare avanti ci sono il calo nel ricorso della cassa integrazione, un saldo comunque positivo sugli investimenti e un tasso di utilizzo degli impianti ancora sopra il 70 per cento – aggiunge –. Ora però, a prescindere dall’umore del presidente Trump, servono una politica industriale europea più efficiente e che consenta di traguardare obiettivi concreti in tempi rapidi”.

“Penso all’energia nucleare dove finalmente anche a Bruxelles qualcosa si muove grazie all’Ipcei lanciato sulle nuove tecnologie di questo settore, ma anche al debito comune e alle infrastrutture, tema su cui, come noto riteniamo imprescindibile migliorare i colloqui internazionali”, chiude Turcato.

I dati del secondo trimestre 2025

Tornando ai dati, le previsioni occupazionali di questo secondo trimestre si allontanano fortemente dalle precedenti rilevazioni registrando un saldo ottimisti-pessimisti di -2,56 per cento rispetto al +34,15 per cento del primo trimestre dell’anno, con un’ampia quota di risposte che segnalano un andamento costante.

Un certo ottimismo caratterizza invece la Cassa integrazione guadagni dove alla domanda di previsione di ricorso allo strumento le aziende hanno risposto negativamente abbassando così la percentuale che nel precedente trimestre si attestava ad un +5,71 per cento.

La produzione registra un saldo negativo: -7,69 per cento rispetto al +25 per cento del trimestre precedente. In forte contrazione anche il dato sugli ordinativi che passa da un +27,5 per cento ad un -15,79 per cento. La previsione di acquisti per l’export riporta un -17,24 per cento, dato in linea con la previsione del secondo semestre dell’anno 2024 e influenzato dal complesso contesto internazionale appesantito dall’altalenante vicenda dazi degli Stati Uniti.

Peggiora in generale la composizione del carnet ordini, in particolare aumentano le aziende con ordini per meno di un mese che passano da un +17,86 per cento del trimestre precedente ad un +22,58 per cento dell’attuale. In aumento di sei punti percentuali anche gli ordini con visibilità 1-3 mesi (da +32,14 a +38,71 per cento). Diminuiscono quelli con visibilità oltre i tre mesi (da +50,00 a + 38,71 per cento).

Inversione di rotta per gli investimenti, che vedono un dato positivo per gli investimenti per sostituzione (dal +20,59 del primo trimestre ad un +34,29 per cento) rispetto a quelli per ampliamenti che invece calano da un +52,94 ad un +22,86 per cento.

In aumento rispetto allo scorso trimestre la percentuale degli imprenditori che non prevede di fare nessun investimento e che si attesta su di un +43 per cento (rispetto al +26 della precedente rilevazione).

Rimane invece costante il tasso di utilizzo impianti che si attesta su di un +72,07 per cento (rispetto al +71,35 del trimestre precedente). La media complessiva dei tempi di pagamento è di 60 giorni (dato in crescita rispetto alla precedente rilevazione che riportava 58 giorni) e di 46 giorni per la Pubblica Amministrazione (39 giorni nel trimestre precedente). Peggiora il dato relativo al ritardo negli incassi che si attesta su un +35,90 per cento rispetto al +26,83 del primo trimestre dell’anno.

Focus aziende edili 

Il campione delle aziende edili aderenti a Confindustria Valle d’Aosta riporta un clima di fiducia positivo, opposto rispetto alle aziende del settore manifatturiero e dei servizi, con indicatori stabili e in crescita rispetto al primo trimestre dell’anno.

Il settore, con tutta probabilità – dice Confindustria –, risente ancora degli effetti positivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Migliorano le previsioni occupazionali: il dato sull’occupazione passa da +30 per cento del primo trimestre ad un +42,86 dell’attuale. In miglioramento anche la previsione al ricorso alla Cassa integrazione guadagni che passa da un +25 per cento del trimestre precedente ad un +14,29.

Su questo dato, però, influisce l’effettostagionalitàdel settore, che sconta nei mesi autunnali e invernali un periodo di staticità e di contrazione del lavoro.

Aumentano le attese sulla produzione che registrano un +28,57 per cento, riportando così il dato ai rilevamenti di inizio anno 2024. Anche il dato relativo alle nuove commesse migliora, passando da un saldo a zero ad un +33,33 per cento.

Migliorano gli investimenti per ampliamenti che passano al +28,57 per cento rispetto al +11,11 del trimestre precedente, mentre calano di qualche punto percentuale gli investimenti per sostituzioni che passano invece da un +55,56 per cento ad un +42,86.

Migliora la media complessiva dei tempi di pagamento che si attestano infatti a 53 giorni e a 40 giorni per la Pubblica Amministrazione, rispetto ai 73 giorni e 52 giorni per la PA del trimestre precedente. Infine, aumenta la percentuale dell’andamento degli incassi che si attesta ad un +14,29 per cento rispetto al +10 del trimestre precedente.

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