I viaggi della fede, tra antichi riti e forme di business evolute. La Valle e il turismo religioso.

Benché le sue origini si perdano nei secoli, il turismo religioso è ancora oggi un tema piuttosto attuale e segnato da una forte e costante crescita che ne ha fatto uno dei business più importanti. La Valle d’Aosta può diventare meta di turismo religioso?
Economia, Società

“Non conosce crisi ed è una interessante fonte di business per le agenzie di viaggi. Il ritratto del turismo religioso che traccia la distribuzione italiana ha caratteri del tutto positivi, non fosse che rischia di comprendere sempre le stesse destinazioni” così un recente articolo (17/10/10) pubblicato sul sito web di T.T.G, tra le più grandi agenzie stampa per il turismo in Italia.

Un’affermazione sostenuta da dati di un certo rilievo che testimoniamo un giro di affari importante ma anche una evidente staticità del mercato in termini di destinazioni; una situazione dovuta essenzialmente al fatto che le località storiche per questo tipo di turismo sono divenute tali per fenomeni legati ad apparizioni o storie di santi e beati, testimonianze che non si possono inventare. Medjugore, in questo senso rappresenta una delle nuove destinazioni. Ci siamo chiesti se la Valle d’Aosta può diventare una destinazione di turismo religioso, esistono infatti molti santuari, così come le chiese e gli eremi che si incontrano camminando nel silenzio dei villaggi e nella quiete dei boschi delle montagne. Una proposta arricchita dai percorsi di fede, su tutti la via Francigena, che tanto ha fatto discutere, ma che negli ultimi tempi sembra dare i primi riscontri importanti  e dalle tante processioni che si svolgono prevalentemente nel periodo estivo e che molti fedeli richiamano.

Sono proprio gli eventi e la dimensione spirituale ciò che attrae maggiormente i visitatori. Mentre una visita ad un Santuario o ad una chiesa possono avere più semplicemente una dimensione culturale, gli eventi rappresentano invece la vera percezione del fenomeno e la chiave del successo di alcune destinazioni. Come detto la Valle d’Aosta ha nel suo calendario una serie di manifestazioni legate alla fede. Escludendo le cerimonie più a carattere locale e popolare legate al culto dei Santi Patroni ci sono processioni, come quelle di Fontainemore, Chaligne, Miserin, San Grato, Cuney che richiamano migliaia di pellegrini e che svolgendosi nella quiete delle nostre montagne aggiungono una rilevanza maggiore anche dal punto di vista spirituale.

Per i motivi sopra esposti crediamo che il turismo religioso possa essere una nicchia interessante di un mercato, quello valdostano, che rimane comunque legato fortemente ad altri temi ma che può offrire molto anche in questo senso. In passato ad esempio, anche se vissuto con grandissima discrezione, la presenza del Santo Padre ha consentito una visibilità importante alla Valle, tutt’ora i ricordi delle sue esperienze tra i nostri boschi sono preziosamente custoditi nel museo Jean Paul II. Allo stesso modo occorre creare eventi e riempire contenitori, che altrimenti rimarrebbero vuoti, come la già citata via Francigena e i percorsi tematici con proposte ad hoc e manifestazioni varie.

Infine, uno sguardo alla ricettività dove anche in questo caso la Valle d’Aosta dispone di alcune proposte interessanti e specifiche come l’Ospizio Mauriziano del colle del Gran San Bernardo o come le tante case vacanze. Trattandosi comunque di un mercato non necessariamente caratterizzato da limitate disponibilità economiche anche alcune strutture ricettive potrebbero creare un sistema di offerta di questo tipo e inserirsi su circuiti internazionali che possono dare molta visibilità e un buon indotto.

Il tema del turismo religioso nasce da eventi spirituali ma, come sempre accade quando si spostano numeri importanti di persone, ha inevitabilmente e forse fortunatamente generato grandi indotti legati ad attività economiche che altrimenti non esisterebbero. Si pensi solo a Lourdes che vanta una delle stazioni ferroviarie con più passaggi in Europa o al boom di visitatori che sta facendo di Medjugore una destinazione nota nel mondo.

A cura di TURISMOK

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