Medici ospedalieri e territoriali incroceranno le braccia mercoledì 16 dicembre. I camici bianchi chiedono un piano di assunzioni dei medici per rispondere alle normative europee e all’uscita dal lavoro attivo di 13mila medici nei prossimi anni, l’apertura di un tavolo contrattuale con salvaguardia delle risorse accessorie messe a rischio dalla legge di stabilità, una legge organica sulla responsabilità professionale e di "mettere fine a condizioni di lavoro sempre più pesanti e rischiose per ottenere sempre e solo risparmio, recuperando il ruolo dei professionisti nei processi gestionali delle attività sanitarie".
In una nota l’Anaao Assomed Vda spiega come "purtroppo si sta verificando una reale diminuzione del perimetro della tutela pubblica con tagli di servizi e limitazioni dell’accesso alle cure, e le famiglie sempre più frequentemente si trovano e si troveranno obbligate ad attingere alle proprie risorse economiche per “curarsi”.
I tagli, continua la nota "incidono pesantemente anche sugli stipendi del personale sanitario tutto, rendendo la Valle d’Aosta, piccola regione periferica e con costo della vita tra i più alti in Italia, poco appetibile dal punto di vista professionale, col rischio anzi, già in atto, di vedere andar via professionisti (medici, infermieri…) validi, che si sono formati da noi, con un depauperamento che non viene colmato anche a causa del blocco delle assunzioni. Il rischio concreto è che non si riesca a salvaguardare adeguatamente i servizi e i diritti essenziali quali sono quelli legati alla cura e alla salute dei Cittadini".