Il mondo del volontariato in rivolta contro i tagli al 5×1000

"I soldi che riceviamo non vengono usati per organizzare cene ma vengono reinvestiti in beni e servizi per la comunità." Spiega Mauro Cometto. "Dovremo riaggiustare il tiro" sottolinea Salvatore Luberto. Preoccupato anche il Parco del Gran Paradiso
Il coordinatore della Federazione Regionale dei Volontari del soccorso della Valle d'Aosta Mauro Cometto
Economia

“Cinque per mille. Stanchi di essere presi in giro!”. E’ la scritta che da alcuni giorni capeggia sul sito dei volontari del soccorso di Châtillon e Saint-Vincent. Il mondo del volontariato, anche in Valle d’Aosta, è infatti in rivolta contro il Governo che nella Finanziaria, approvata  oggi dalla Camera, destina solo 100 milioni al 5 X mille, rispetto ai 400 destinati l’anno precedente. 

Cosa significa? Prendendo ad esempio le dichiarazioni dei redditi del 2008, quando il 5X1000 ha portato nelle casse delle associazioni di volontariato 397,5 milioni di euro, l’imposizione di un tetto a 100 milioni di euro corrisponde a un taglio di risorse per il mondo del volontariato pari al 75%.

Tornando alla Valle d’Aosta, in base agli ultimi dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, relativi al 2008, le associazioni valdostane hanno raccolto dal 5 per mille nel suo complesso oltre 271.000 euro. Ai primi posti per gradimento due associazioni:  la Lega Italiana per la lotta contro i tumori, sezione della Valle d’Aosta, che a casa si è portata 37.344 euro circa e l‘Associazione dei Volontari del soccorso di Châtillon/Saint-Vincent con 33.407 euro circa.

“Quella del Governo – spiega Mauro Cometto, Presidente dell’Associazione dei volontari del soccorso di Châtillon/Saint-Vincent – è una scelta anacronistica. Togliere proprio ora uno strumento che sta dando ottimi risultati e grazie al quale le associazioni stavano iniziando a fare investimenti, ci sembra assurdo. I soldi che riceviamo dal 5×1000 non vengono usati per organizzare cene ma vengono reinvestiti in beni e servizi a favore della comunità. Questa è l’ennesima scelta del Governo, dopo i tagli al Servizio Civile, per mettere in ginocchio il mondo del volontariato”.

Per le associazioni, che da tempo chiedevano al Governo di far diventare il 5×1000 una legge vera e propria e non un provvedimento della finanziaria, questi tagli sono un fulmine a ciel sereno.

“Sicuramente dovremo anche noi riaggiustare il tiro” sottolinea Salvatore Luberto della Lega Italiana per la lotta contro i tumori, sezione Valle d’Aosta. La Lilt essendo l’unico ente pubblico su base associativa, insignito della Medaglia d’oro al merito della Salute Pubblica, sarà meno interessato dai tagli. “E’ certo però che per alcune azioni portate avanti con le sole nostre risorse, come la lotta al  tabagismo nelle scuole, dovremo sicuramente ovviare con la generosità di chi ci ha sempre sostenuto”.

La legge di stabilità dopo l’approvazione oggi da parte della Camera passerà al Senato per essere approvata, entro la prima decade di dicembre.

Il mondo del volontariato, attraverso una petizione lanciata dal Magazine vita, chiede al Governo “di presentare subito un emendamento per reintegrare la copertura di almeno 400 milioni per il 5 per mille 2011.”

All’appello delle organizzazioni no-profit e degli altri enti di ricerca scientifica si unisce anche il Parco nazionale del Gran Paradiso che parla di rischi per la ricerca scientifica e in particolare per quella sulle cause del declino della popolazione di stambecco.

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