Il Savt invita gli altri sindacati al dialogo e ad azioni comuni contro la Manovra finanziaria

Nel frattempo il Savt si ritroverà, assieme ai direttivi delle sue 15 categorie, martedì 15 giugno alle ore 9 presso il Cral Cogne di Aosta. All’appuntamento, interverrà anche il Presidente della Regione, Augusto Rollandin.
Economia

“Una manovra  di stabilizzazione finanziaria ma non di competitività economica”. Così Guido Corniolo, Segretario del Savt, ha descritto in sintesi, nel corso di una conferenza stampa, la manovra Tremonti che secondo il sindacato valdostano “penalizzerà troppo la Valle d’Aosta”.

A rischio il welfare. “Con 200/300 milioni di euro in meno dal nostro bilancio, la Regione sarà costretta a tagliare anche sui servizi essenziali”.  Scuola e sanità pubblica in primis. “I tagli previsti dalla Manovra – spiega Corniolo – sono indiscriminati e penalizzano anche quelle regioni che hanno ben gestito le proprie risorse in tutti questi anni”.

Corniolo ha poi sottolineato come le Regioni a Statuto speciale, definite dal Segretario, “sotto osservazione speciale”, non siano privilegiate. "Abbiamo sì delle risorse cospicue ma col tempo sono aumentate le nostre competenze. Sulla Regione ricade ora la gestione della scuola, la sanità, le strade, il corpo forestale.”.

A pagare lo sforzo più grande saranno, però, secondo il sindacato, i dipendenti pubblici che “perderanno nei prossimi anni un potere di acquisto tra il 4 e il 6% e che “in futuro potrebbero diventare i futuri poveri”. Oltre 1000 lavoratori pubblici rientrano fra le categorie A e B e hanno uno stipendio tra i 1100 e i 1150 euro al mese. “La Regione ha già stanziato le somme per i rinnovi contrattuali – sottolinea Claudio Albertinelli della Funzione pubblica Savt  – ma se il blocco della contrattazione per i prossimi tre anni, previsto da Tremonti, dovesse essere applicato indiscriminatamente in tutte le regioni, queste verranno congelate”

Il sindacato è concorde sul fatto che tutti debbano fare dei sacrifici, regioni a Statuto speciale comprese: ”ci dicano solo quanto risparmiare – chiosa Albertinelli –  e saremo noi con la nostra autonomia a decidere dove e come tagliare, in un ottica di federalismo fiscale”. Accanto ai tagli però il Savt reclama un nuovo modello di sviluppo “perché la crisi è strutturale” e una lotta più forte contro l’evasione fiscale. Per la Valle d’Aosta invece la necessità di “programmare un'alternativa al sistema pubblico, ormai occupazionalmente saturo”. E quindi puntare sul settore privato iniziando a “stabilizzare i lavoratori stagionali”

Infine il Savt lancia un invito al dialogo alle altre organizzazioni sindacali confederali. “Mai come ora è necessario un riavvicinamento per concordare azioni unitarie per affrontare questa crisi”. Nel frattempo il sindacato ha deciso però  di “percorrere una propria strada”. Dopo l’incontro di lunedì scorso con il Senatore Antonio Fosson, per esaminare la Manovra, il Savt si ritroverà, assieme ai direttivi delle sue 15 categorie, martedì 15 giugno alle ore 9 presso il Cral Cogne di Aosta. All’appuntamento, che vedrà la partecipazione di circa 200 delegati, interverrà anche il Presidente della Regione, Augusto Rollandin.

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