"No allo smantellamento unilaterale del modello valdostano di scuola secondaria di primo grado". A dirlo in una nota è il Savt Ecole dopo aver "appreso con stupore e disappunto l’intenzione di ridurre – per il prossimo anno scolastico – il numero di cattedre nella scuola secondaria di primo grado".
Nello specifico la proposta formulata dalla Sovraintendenza alle organizzazioni sindacali è di diminuire le ore di insegnamento della classe 33/A (Tecnologia) da 3 a 2 ore settimanali per classe, così come da quadro orario nazionale cosicché tale rimodulazione
causerà il decremento di 13 cattedre; le cattedre di italiano saranno costituite con lo stesso numero di ore, ma verrà assegnato un docente aggiuntivo ogni 9 classi invece delle 6 attuali.
Le cattedre di arte e immagine, educazione musicale e scienze motorie saranno ricondotte a 16 ore frontali rispetto alle 14 di oggi; quelle di lingua francese resteranno costituite su due classi per 16 ore frontali (6 ore per classe, più 2 obbligatorie di compresenza su ognuna). "L’amministrazione scolastica ha inoltre comunicato che sono ancora da valutare i possibili interventi sugli odierni posti aggiuntivi per l’integrazione degli alunni stranieri, che oggi rappresentano 12 cattedre" spiega Alessia Demé.
Il Savt interviene, quindi, sulla risoluzione approvata dal Consiglio regionale sulla regionalizzazione degli insegnanti valdostani ricordando come "sia in linea con quanto espresso dal Savt anche negli ultimi congressi di categoria e confederale".
La regionalizzazione del contratto scuola, conclude Demé "non dovrà, tuttavia, rispondere ad una mera esigenza ideologica o, peggio ancora, di bandiera"