"La Centrale del latte ha fatto passi da gigante in questi anni – ha commentato Roberto Rota – per questo abbiamo deciso di unire questi due marchi. Inoltre la nostra attenzione è quella di affidarci esclusivamente a prodotti valdostani nei punti ristoro che gestiamo".
La politica dei piccoli passi, impostata dalla proprietà dell’azienda, funziona. Con un fatturato nel 2007 di 4,5 milioni di euro e una previsione di incremento pari al 10% per il 2008, la Centrale del Latte ha cancellato così le esperienze infruttuose di alcuni anni fa. Oggi il marchio, che si sta rilanciando sul mercato, può contare su una rete di 500 punti vendita tra Valle d’Aosta e Piemonte. L’organico è di 25 persone e sono circa 30 le aziende che conferiscono il latte alla Centrale di Gressan, alcune di queste per tutto l’anno, lasciando le mandrie nelle stalle senza più salire in alpeggio. Ogni giorno la Centrale ritira 100-150 quintali di latte, la maggior parte del quale esce sul mercato come latte fresco, la restante in formaggi e yogurt.
Per promuovere le nuove confezioni di latte fresco, in tetrarex e in bottiglia, fino al 20 dicembre 2008 il costo di vendita al pubblico sarà di 1,20 euro, un prezzo più basso di cui si farà carico interamente l’azienda.
Tra i nuovi prodotti della Centrale Laitière di Gressan figura infine “La Valdostana dolce”, un formaggio che rispecchia da tutti i punti di vista la fontina, ma che utilizza latte pastorizzato e non crudo. Il prodotto, in lavorazione da questa estate, sarà rivolto alla grande distribuzione, ristoranti e alberghi.