La crisi mondiale tocca la Cogne acciai speciali. E per Natale arriva la cassa integrazione

'La fortuna della Cogne - sottolinea Marzorati - è di avere diversificato i prodotti e di non dover lottare per la sopravvivenza'. Inaugurata oggi una nuova pressa da 25milioni di euro per aprire nuovi mercati.
Marzorati e Pirovano
Economia

Si fanno sentire anche alla Cogne acciai speciali le avvisaglie della crisi economico finanziaria. I problemi si sono manifestati soprattutto da ottobre ad oggi, ma il primo trimestre del 2009 sarà ancora problematico e nello stabilimento siderurgico si annuncia la cassa integrazione. “Prevediamo a partire da gennaio e per tre mesi – ha dichiarato oggi Roberto Marzorati, vice presidente della Cas – di mettere in cassa una quota fra il 50 e il 70% della nostra forza lavoro che è pari a circa 1160 dipendenti. Prevediamo però un miglioramento nel secondo trimestre 2009 con la fine del ricorso agli ammortizzatori sociali. E’ possibile che a partire dalla seconda metà del prossimo anno si riesca ad uscire da questo tunnel”.

In sintesi, la cassa integrazione ordinaria dovrebbe iniziare il 23 dicembre e coinvolgerà a rotazione praticamente tutti i reparti. Il ricorso maggiore alla cig avverrà nelle lavorazioni a freddo perché maggiormente toccate dalla crisi internazionale. “La fortuna della Cogne – sottolinea Marzorati – è di avere diversificato i prodotti e di non dover lottare per la sopravvivenza, come sta succedendo ad altre aziende dell’indotto automobilistico”.

La contrazione del mercato è evidente. Se nelle previsioni della Cas per il 2008 c’erano spedizioni per 192.400 tonnellate, si arriverà alla fine dell’anno a 175mila tonnellate, con una contrazione, concentrata soprattutto negli ultimi tre mesi, del 9%. E fra il 2007 e il 2008 il fatturato verso i clienti è passato da 790milioni di euro a 628 milioni di euro, con una decrescita del 20,5%. “Questa decrescita – spiega il vice presidente dell’acciaieria – è legata soprattutto alla forte diminuzione del prezzo del nichel nel corso dell’anno”.

Ma per i lavoratori Cogne, la ristrutturazione non finisce qui. Almeno 50 contratti a termine non verranno riconfermati, anche se in base al piano strategico 20 di questi dovrebbero essere riassunti. Mobilità, invece, per altri 70 o 80 lavoratori a partire da gennaio. Verraà proposta questa procedura a lavoratori volontari con il sostegno di incentivi e in maniera mirata a persone vicine alla pensione.

“Il momento che sta attraversando l’economia mondiale è negativo – dichiara Roberto Marzorati – ma non cambia la nostra strategia di sviluppo”. Per la Cas, l’obiettivo è di affrontare la crisi con nuovi investimenti. E oggi è stata inaugurata una nuova pressa da 5mila tonnellate in grado di produrre componenti fuori gamma per il settore nucleare e valvole per oleodotti. “Per questa nuova fucina abbiamo speso 25 milioni di euro – ha detto Marzorati –  investendo in un mercato in cui la concorrenza è ancora molto limitata”.

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