La spending review degli enti locali, 12 i comuni valdostani virtuosi premiati con 300mila euro

Sono 12 i comuni che hanno rispettato la legge 6 del 2014 sulle convenzioni fra i comuni. "Ma i risparmi non si vedono per ora". Maglia nera invece per Gaby, Gressoney-La-Trinité e Saint-Jean e Issime.
Economia

La spending review degli enti locali valdostani, varata dal Governo regionale nel 2014, va avanti ma al momento i risparmi non si vedono ancora. Nel frattempo arrivano i primi premi per chi ha rispettato, almeno sulla carta, la norma. I comuni più virtuosi sono dodici che si spartiranno 300mila euro (25mila euro 385 euro ciascuno) dei 500 previsti dall'ultima finanziaria regionale. 

Ad aver rispettato la norma completando, entro il 31 marzo 2016, almeno quattro convenzioni attuative per l'esercizio in forma associata di alcune funzioni e servizi comunali sono stati i comuni di: Introd, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges, Arvier, Avise, Valgrisenche, Saint-Nicolas, Ayas, Brusson, Challand-Saint-Anselme, Charvensod e Pollein. 

Altri 44 comuni portano a casa 4.350 euro ciascuno perché hanno completato a livello di ambito l’approvazione di almeno quattro convenzioni attuative dopo il 31 marzo 2016 ma comunque entro il 31 dicembre 2016. Le “briciole”, 925 euro a testa, vanno a Etroubles, Saint-Oyen, Saint-Rhémy-en-Bosses, Doues, Roisan, Valpelline, Bionaz, Oyace e Olllomont, che sono arrivati a sottoscrivere almeno una convenzione entro fine dicembre e entro fine aprile 2017 hanno completato le quattro previste dalla legge.

Rimangono a bocca asciutta Lilianes, Perloz, Fontainemore, Chatillon, Saint-Vincent, Gaby, le due Gressoney e Issime. I primi cinque comuni avevano almeno una convenzione sottoscritta alla fine dell’anno scorso ma non sono riusciti entro il termine del 30 aprile scorso a completare le quattro previste.

Peggio ancora hanno fatto i comuni di Gaby, Gressoney-La-Trinité e Saint-Jean e Issime , riuniti in un unico ambito, che ad oggi non hanno ancora dato attuazione alla legge.

“Siamo tutti d’accordo e favorevoli con la norma” dice il sindaco di Issime, Christian Linty “ma con le risorse che abbiamo è difficile rispettare i tempi. Abbiamo dei comuni in sott'organico con un segretario che viene solo una volta alla settimana. Dobbiamo prima dare corso al lavoro ordinario e poi andremo ad ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa”.

La legge 6 del 2014 obbliga i comuni a esercitare in forma associata alcuni funzioni e servizi, con l'obiettivo di incrementare la qualità delle prestazioni erogate ai cittadini, riducendo complessivamente i costi organizzativi e finanziari e garantendo uniformi livelli essenziali delle prestazioni sull'intero territorio regionale.

“Risparmi al momento non ce ne sono” dice Mauro Lucianaz, sindaco di Arvier nel cui ambito di appartenenza non solo si è dato corso alla convenzioni ma sono nati i primi due uffici unici, quello tecnico con sede ad Arvier e la ragioneria con sede ad Avise.

“Vediamo per alcuni versi dei vantaggi e per altri degli svantaggi. Il comune di Valgrisenche ad esempio aveva delle carenze sull’ufficio tecnico che ora sono state sanate. E’ difficile a volte stabilire le priorità dei comuni e accontentare tutte le esigenze delle quattro amministrazioni  – prosegue Lucianaz – ma stiamo lavorando abbastanza bene, grazie anche alla grande disponibilità del personale”.

Nell’ambito formato dai comuni di Charvensod e Pollein sono operativi invece gli uffici unici di ragioneria e di segreteria. “Siamo ancora in fase di rodaggio, al momento è difficile capire se ci sono dei risparmi perché il personale viene impiegato sui due comuni. – spiega Ronny Borbey, sindaco di Charvensod – Sicuramente un risparmio c’è sul segretario comunale, diventato unico per le due realtà” Altri uffici unici come quello di ragioneria, tecnico e dei vigili urbani stanno muovendo invece i primi passi. “Abbiamo iniziato a lavorare in modo associato ora inizieremo a dislocare gli uffici, mettendo insieme le persone, dividendo i compiti e uniformando le procedure”.

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