"Una nuova linea di produzione di targhe per autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori, attraverso un investimento stimato di circa 12 milioni di euro, con impegno di lavoro per 25 persone": l’Istituto poligrafico e la Zecca di Stato Spa sarebbe interessata ad aumentare gli investimenti sulla sua filiale in Bassa Valle, a Verrès, allargandosi negli immobili regionali che una volta erano di proprietà della Verrès Spa.
La notizia emerge da una delibera di Giunta regionale della settimana scorsa. Secondo il documento, l’azienda partecipata al 100 per cento dal ministero dell’Economia e delle Finanze sarebbe interessata a demolire e ricostruire un capannone obsoleto e in disuso per fare spazio alla nuova attività, a sue spese, per una cifra di 3 milioni e 500 mila euro, magari acquistando da Finaosta il terreno.
«L’iniziativa di Ipzs Spa consentirebbe alla Regione la valorizzazione di un asset immobiliare di 2 mila e 500 metri quadri a oggi inutilizzato», recita la delibera. Ad oggi la Zecca nello stabilimento di Verrès ha 30 dipendenti e un dirigente, produce solo tondelli per le monete e lavora a volumi di produzione ridotti, con un giorno di cassa integrazione ogni quattro lavorativi.
La delibera dà mandato a Finaosta di valutare le proposte della partecipata statale e «di individuare ogni utile soluzione contrattuale per consentire l’ampliamento dell’insediamento nel sito industriale di Verrès, anche mediante l’eventuale rimodulazione dell’ammontare dell’attuale canone di locazione», che per le attività di Ipzs già in corso dal 2013 è di 150 mila euro l’anno.
L’intenzione della Zecca di Stato desta però preoccupazioni e resistenze dall’altra parte dell’Italia, a Foggia, dove si trova l’unica altra articolazione, oltre alla sede centrale di Roma, dell’azienda. L’assessore al Bilancio della regione Puglia Raffaele Piemontese ha esortato i parlamentari della sua regione ad approfondire la questione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
«Ci auguriamo che questi nuovi indirizzi non svuotino la Cartiera di Foggia per mantenere in vita l’impianto di Verrès – ha affermato Piemontese, dopo un incontro con i sindacati dello stabilimento pugliese – impianto che è già costato parecchio ai contribuenti italiani dopo la messa in liquidazione a fine 2011, in seguito a quattro bilanci consecutivi chiusi con un deficit che aveva consumato oltre 20 milioni di capitale sociale».
«La produzione di targhe rappresenta il 40 per cento del fatturato dell’Ipzs – continua l’assessore Pd pugliese – e mi pare politicamente importante chiarire se abbia senso depauperare un territorio già sofferente sul piano economico e occupazionale, come quello della provincia di Foggia, a vantaggio di aree del Paese che, senza nulla togliere alle legittime attese dei cittadini valdostani, già godono delle maglie larghe dello Statuto Speciale».