Le cooperative sociali disdicono l’accordo integrativo. Sindacati pronti allo sciopero

Tensione alle stelle fra sindacati e cooperative. La disdetta dell’accordo integrativo graverà sulle tasche dei lavoratori per un cifra media di 200 euro al mese.
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Economia

Tra il rammarico e lo stupore delle associazioni sindacali, le Cooperative sociali valdostane disdicono l’accordo integrativo sulla busta paga dei lavoratori. Come un fulmine a ciel sereno, il tavolo delle trattative aperto ad ottobre viene letteralmente ribaltato con una decisione unilaterale che ha più il sapore di un’imposizione che di una proposta. Soprattutto dopo la promessa da parte delle cooperative di un nuovo incontro, previsto per questi primi giorni di gennaio, per portare avanti le negoziazioni e giungere ad un compromesso. Nel dettaglio questa presa di posizione ridurrebbe, in media, di 200 euro la retribuzione mensile di più di mille addetti ai lavori suddivisi nelle diverse imprese collettive svalutandone, di fatto, l’impegno e la dedizione nel mantenere vivi ed efficienti alcuni servizi fondamentali per la comunità.

I sindacati iniziano a pianificare le future mosse per incalzare le posizioni delle cooperative e si dicono pronti a dare battaglia a fianco dei lavoratori. Oltre ad annunciare una serie di incontri sull’argomento, si preparano allo sciopero generale di categoria con il quale intendono ribadire la propria posizione: netto contrasto al taglio di una voce della busta paga che, come dice Barbara Abram di Cisl FP VDA, “non può essere tolto e nemmeno sostituito.” A cui fa eco il collega Natale Dodaro della Uil dicendo:”così facendo si annulla il senso stesso delle cooperative sociali, imprese in cui i lavoratori sono, spesso, soci e non semplici subordinati. Si tratta di un’azione assolutamente antisindacale e oltre che di arricchimento indebito”.

A tal proposito Igor De Belli, rappresentante di FP Cgil, auspica la possibilità di una riapertura delle trattative con le quali poter far valere gli interessi dei lavoratori già ridotti in condizioni di lavoro alquanto proibitive in termini di impegno e retribuzione. “Sarà un percorso in salita, ma si deve assolutamente contrattare” conclude.

Per adesso la mobilitazione sindacale sembra l’unica alternativa all’atteggiamento di negare incontri e disdire contratti portato avanti dalle associazioni delle cooperative. Soprattutto vista la delicatezza dei settori in cui esse si muovono, settori che spaziano dalla assistenza agli anziani all’assistenza sanitaria, dagli asili nido ai progetti di inserimento lavorativo.

Gli incontri

La prima assemblea dei lavoratori si terrà lunedì 20 gennaio presso il salone della BCC di Piazza Arco d’Augusto dalle 11 alle 12:30 e dalle 17 alle 18:30. A cui seguiranno quelle di venerdì 24 gennaio presso il poliambulatorio di Morgex dalle 14 alle 16 e di mercoledì 29 gennaio dalle 14 alle 16 presso il salone Bonomi di Verrès.

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