Lo sviluppo energetico sostenibile al centro delle politiche europee

Il tema sarà affrontato nel seminario organizzato per giovedì 14 maggio a Palazzo regionale con un’attenzione particolare ai finanziamenti e degli strumenti disponibili in Valle d’Aosta in materia di Energie rinnovabili e risparmio energetico.
Economia
Le politiche energetiche saranno al centro del seminario in programma giovedì 14 maggio nel Salone delle manifestazioni di palazzo regionale ad Aosta. L’incontro, organizzato dalla Chambre Valdôtaine e dall’Assessorato regionale alle attività produttive nell’ambito della convenzione tra la Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), affronta in particolare il tema dei finanziamenti e degli strumenti disponibili in Valle d’Aosta in materia di Energie rinnovabili e risparmio energetico, offrendo una panoramica sul Settimo Programma quadro (7PQ) e su altri strumenti comunitari, nazionali regionali a supporto delle imprese e degli enti di ricerca.

I temi sono di interesse per le imprese, gli enti e le associazioni, e l’incontro vuole essere un momento di approfondimento e di confronto su queste tematiche a livello sia locale sia transnazionale. Filo conduttore dell’iniziativa sarà il tema “20-20-20 L'approccio economico agli obiettivi dello sviluppo energetico sostenibile” che sulla scia del Piano d’azione “Una politica energetica per l’Europa”, adottato dal Consiglio europeo nella primavera 2007, assume oggi un’importanza fondamentale quale supporto nella lotta al cambiamento climatico, contribuendo, allo stesso tempo, a migliorare la tecnologia e la competitività con tangibili benefici sia per i nostri cittadini, che per le nostre imprese.

L’espressione 20-20-20 sintetizza: l’impegno dell’UE per una riduzione delle emissioni di gas serra al minimo del 20% nel 2020 rispetto ai livelli del 1990; l’aumento dell’efficienza energetica, allo scopo di ridurre del 20% il consumo rispetto alle proiezioni per l’anno 2020; l’obbligo di impiego di una percentuale del 20% di fonti rinnovabili sul consumo energetico complessivo e di un minimo del 10% di biocarburanti sul consumo complessivo dei carburanti destinati al settore dei trasporti.

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