Stalle invase dal fango e alpeggi isolati da frane con problemi di approvvigionamento di acqua per abbeverare il bestiame. E ancora prati e campi allagati nella campagna della bassa Valle e grandinate che hanno danneggiato colture e vigneti.
Il primo bilancio di Coldiretti, all’indomani dell’alluvione che si è abbattuta sulla Valle d’Aosta e che ha colpito duramente in particolare le comunità di Cogne e la bassa Valle nella piana tra i comuni di Arnad, Montjovet, Hône, Donnas, Pont-Saint-Martin, è un lungo cahier de doléances le cui proporzioni non sono ancora del tutto note.
“Dinanzi alle immagini che abbiamo tutti visto è un vero e grande miracolo che non ci siano state vittime. Il nostro sentito ringraziamento va alla macchina del soccorso che incessantemente ha lavorato con grande efficacia per evacuare e portare assistenza alle persone” sottolineano Alessia Gontier ed Elio Gasco, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta.
La conta dei danni è solo all’inizio e, in queste ore, Coldiretti sta raccogliendo segnalazioni e monitorando direttamente le condizioni di numerose aziende in diverse zone del territorio.
A destare grande preoccupazione nell’associazione è la situazione di alcune stalle e degli alpeggi isolati dalle frane in difficoltà per abbeverare gli animali. “È urgente ripristinare i punti di abbeveraggio perché gli animali senza acqua non vivono – spiegano ancora Gontier e Gasco –, così come è importante garantire l’accesso ai pascoli affinché le mandrie possano nutrirsi”.
In Val d’Ayas si segnalano problemi alle colture per la grandine e l’eccesso di pioggia che ha causato la tracimazione dei ruscelli in molti casi privi di manutenzione a causa dello spopolamento dell’abbandono. “È sempre più evidente come la presenza dell’uomo, in particolare nei comuni più alti e nelle vallate, sia indispensabile per garantire la manutenzione del territorio: in questo senso la presenza delle aziende agricole va tutelata e difesa anche per il prezioso ruolo che giocano nella salvaguardia dai rischi idrogeologi” dicono ancora i vertici dell’associazione.
Coldiretti Valle d’Aosta si unisce poi alla Giunta regionale per rassicurare i turisti intenzionati a venire in Valle d’Aosta sull’agibilità e l’accessibilità delle località. “La Valle d’Aosta non è isolata e tutte le località turistiche, ad eccezione di Cogne, si raggiungono normalmente e non sono state interessate dall’alluvione. È importante che questo evento già drammatico e non privo di conseguenze economiche non si ripercuota sull’andamento generale della stagione turistica partita già in ritardo a causa del maltempo”.