Passa la legge sulle residenze turistiche. L’opposizione: “E’ un condono mascherato”

La tanto contestata frazionabilità delle RTA è legge. Il provvedimento, osteggiato dall’associazione degli albergatori, ha raccolto il consenso anche del PdL, ma per l’Alpe si tratta di un "provvedimento pericoloso".
Complesso Cielo Alto a Cervinia-Breuil
Economia

La tanto contestata frazionabilità delle residenze turistiche alberghiere è realtà. Con 25 voti favorevoli, 5 contrari (L'Alpe) e 3 astenuti (il Pd) in mattinata, il Consiglio regionale ha varato il testo di legge sulle disposizioni urgenti in materia di strutture, imprese e operatori turistici. Sono state necessarie circa tre ore, due ieri sera e una quest'oggi, per licenziare una legge definita dall'assessore Marguerettaz "un'opportunità" e da Louvin "un condono edilizio mascherato".

Ad inchiodare i consiglieri nelle aule del Consiglio l'art 7bis sulle Rta ovvero i complessi di appartamenti ammobiliati da affittare a una clientela turistica per un tempo limitato, e in grado di offrire vari servizi, come ad esempio l'accoglienza, le pulizie, il cambio della biancheria e la colazione. Secondo gli albergatori questa norma apre le porte agli speculatori e da una spinta "mascherata" alle seconde case. L'Adava, per voce del suo presidente Silvana Perucca, aveva contestato apertamente il provvedimento, prima sulle pagine dei giornali poi ‘de visu' durante l'incontro organizzato dall'assessorato al turismo il 9 giugno scorso. Perucca aveva parlato di "soluzione improponibile": "Non abbiamo bisogno di creare posti letto in più – aveva detto all'assessore Marguerettaz – quanto piuttosto di riempire quelli esistenti.

"Un provvedimento pericoloso e dannoso – ha spiegato Albert Chatrian dell'Alpe – . In un momento così difficile, non è facile creare le condizioni per rilanciare l'economia valdostana in un momento di crisi profonda, però dobbiamo essere competitivi, capaci di attrarre l'interesse degli ospiti e disegnare il nostro territorio. Questo provvedimento è dannoso dal punto di vista turistico-ricettivo e urbanistico." A fargli eco Roberto Louvin secondo cui la legge "sarà una manna dal cielo per avvocati e immobiliaristi e un richiamo per capitali esterni."

"La filosofia che sottende questo disegno di legge – ha spiegato Piero Prola dell'Uv – riguarda quello di dare un'opportunità in più per raccogliere e attirare delle risorse nuove grazie alla frazionabilità delle RTA ma con l'introduzione di dovute garanzie e con convenzioni ventennali con i comuni, nella quale vengano garantite tutte le destinazioni e con delle sanzioni che siano pesanti, punitive, reali ed efficaci".

Secondo i dati forniti da Luciano Caveri le Rta in Valle sarebbero già una cinquantina, di cui "una piccola minoranza crescente sono già state trasformate in seconde case". Il disegno di legge approvato, secondo l'ex Presidente della Regione, "garantirà a queste situazioni di entrare dalla porta principale anziché passare, grazie a dei trucchi notarili, dalla finestra. I paletti posti dalla legge per evitare la frazionabilità dovrebbero consentire una giusta applicazione della legge".

Al termine della discussione, l'assessore al turismo, Aurelio Marguerettaz, che ha rassicurato gli albergatori " Da parte dell'Amministrazione ci sarà un'azione molto attenta e da domani ci metteremo attorno ad un tavolo con gli albergatori perché non siamo sordi alle loro richieste e c'è un impegno da parte del Governo per dare le risposte che vengono avanzate. Questo è quindi un provvedimento che non è contro gli albergatori, ma è per lo sviluppo sostenibile della Valle d'Aosta."

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